L’azienda norvegese Vard, realtà di punta nel settore della progettazione e realizzazione di navi speciali e controllata dal Gruppo Fincantieri, ha recentemente sottoscritto un nuovo accordo con Island Offshore, armatore norvegese attivo nei settori oil & gas e delle energie rinnovabili, che prevede la costruzione di una seconda nave Ocean Energy Construction Vessel (OECV) a propulsione ibrida che eseguirà operazioni sottomarine. La rinnovata partnership riguarda l’esercizio di un’opzione prevista nel contratto per una OECV e l’opzione per due unità gemelle annunciate nel maggio scorso.
Nave versatile per operazioni sottomarine e offshore
La consegna della nuova unità è prevista per il primo trimestre del 2027 e sarà basata sul progetto VARD 3 25, sviluppato in stretta collaborazione con l’armatore. La nave verrà adattata per supportare una vasta gamma di operazioni sottomarine, tra cui: ispezione, manutenzione e riparazione, posa di tubi, costruzione di infrastrutture sottomarine, installazione e supporto alle immersioni.
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La nave che conta una lunghezza di 120 metri e una larghezza di 25 metri, sarà dotata di una gru sottomarina offshore da 250 tonnellate con compensazione attiva. Potrà ospitare a bordo 130 persone, offrendo strutture di alto livello per l’equipaggio.
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Sistema di stoccaggio da 1,7 MWh per la propulsione ibrida
Le altre caratteristiche includono un sistema di stoccaggio di energia da 1,7 MWh per la propulsione ibrida, un sistema di recupero del calore per una maggiore efficienza energetica e la predisposizione per combustibili alternativi a basse emissioni. Sarà inoltre dotata di due sistemi di lancio e recupero per operazioni con veicoli sottomarini controllati da postazione remota e predisposta per l’utilizzo con una passerella walk-to-work appositamente studiate per le installazioni offshore, rendendola così altamente versatile per progetti di energia rinnovabile, come la posa di cavi e lo scavo di trincee.
Questi sistemi di passerelle svolgono un ruolo cruciale nel facilitare il trasferimento sicuro ed efficiente del personale tra la struttura offshore e le navi di supporto, soprattutto in condizioni marine difficili e in località remote.
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