Anche le banche favoriranno la sicurezza antisismica e l’efficientamento del parco immobiliare nazionale erogando prestiti agevolati ai propri clienti per ristrutturare casa o acquistarne una a ridotto impatto ambientale. Con il progetto Energy efficient Mortgages Action Plan (EeMAP), lanciato dall’European Mortgage Federation-European Covered Bond Council (EMF-ECBC), gli istituti di credito europei mettono in circolo mutui “verdi” dedicati all’efficienza energetica.
La presentazione a Milano
La fase preliminare del progetto pilota italiano è partita stamane durante la presentazione dell’iniziativa svoltasi a Milano al convegno “Mutui verdi per edifici efficienti e sicuri”, promosso da Unicredit, GCB Italia, RICS Italia ed E.ON. Al momento i tre comitati tecnici Banche e Finanza; Efficienza Energetica; Valutazione stanno lavorando alle linee guida EeMAP per l’implementazione dei mutui verdi. “RICS ha definito all’interno delle linee guida EeMAP il protocollo di valutazione dell’immobile attraverso la stesura di una checklist di verifica dell’efficienza energetica, aspetto fondamentale per consentire alle banche di profilare i propri asset ‘green’ e misurarne il profilo di rischio, e al mercato di riconoscere il valore aggiunto degli immobili ad alta efficienza energetica”, ha dichiarato in sede d’evento Daniele Levi Formiggini, MRICS e Presidente di RICS Italia. Per giugno è prevista la partenza ufficiale dell’iniziativa.
I vantaggi dei mutui “verdi”
Per efficientare il comparto immobiliare, colpevole per il 33% delle emissioni di CO2 a livello mondiale, e raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra, del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990, l’UE stima un investimento di 100 miliardi l’anno. L’obiettivo del progetto EeMAP è di colmare questo deficit attraverso l’introduzione sul mercato di mutui e finanziamenti “verdi” più convenienti. Come? Ad esempio, con un tasso variabile che decresce al progredire dei lavori: l’abitazione che passa dalla classe energetica E a quella B può portare risparmi fino a 24 mila euro nei successivi 30 anni, evidenzia GBC Italia in nota stampa. E un aumento del rendimento energetico può portare all’aggiunta di 10-15 m2 alla superficie della proprietà. Inoltre, l’inserimento della componente energetica degli edifici nei sistemi standard di valutazione del credito i parametri di rischio del mutuo potrebbero abbassarsi, stimolando la liberazione di liquidità. “Il mercato delle riqualificazioni è spesso frenato perché i privati cittadini hanno difficoltà a sostenere gli oneri economici, compromettendo così il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione delle emissioni”, ha rimarcato Giuliano Dall’ò, Presidente di GBC Italia, principale stakeholder nazionale di EeMAP. “Attraverso i mutui verdi i cittadini sarebbero in grado di concretizzare azioni di riqualificazione, beneficiando fin da subito dei vantaggi in termini di riduzione delle bollette energetiche, con un impegno economico del tutto gestibile”.
“La correlazione tra la performance energetica e la performance finanziaria è alla base per l’identificazione di fattori di de-risking che deve essere tradotto in termini di costo capitale per gli emittenti di mutui verdi”, ha commentato in sede d’evento Luca Bertalot, Segretario Generale di EMF-ECBC. Quello di stamattina a Milano è stato un utile momento di confronto tra tutti gli attori del mercato ipotecario – istituzioni, rappresentanti del mercato bancario, PA, assicurazioni, operatori energetici, valutatori immobiliari e imprese edili – il cui coinvolgimento è fondamentale per “sviluppare un’innovazione di filiera, tale da permettere vantaggi sostanziali sia per i consumatori sia per gli investitoti finanziari”, ha concluso Bertalot.
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