MCE 2024, edifici intelligenti e comunità energetiche al servizio della decarbonizzazione

È stata presentata oggi a Milano l’edizione 2024 di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, che avrà luogo a marzo nel capoluogo lombardo.

MCE 2024
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Sostenibilità, efficienza energetica e innovazione. Sono i tre assi portanti di MCE – Mostra Convegno Expocomfort che, dal 12 al 15 marzo 2024, porterà nel capoluogo lombardo le principali imprese del settore HVAC/R (Heating, Ventilation, Air Conditioning/Refrigeration), del mondo dell’energia e dell’acqua, pronte a presentare le proprie soluzioni per il comfort abitativo dell’edificio intelligente in ambito residenziale, commerciale e industriale.

Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile

“MCE rappresenta un appuntamento imperdibile per capire come le innovazioni tecnologiche possano mettersi al servizio delle comunità, favorendo la riduzione delle emissioni di gas serra e avviando un percorso di decarbonizzazione che sia sostenibile anche dal punto di vista sociale, specialmente in un’area inquinata come la Pianura padana”. Queste le parole di Pierfrancesco Maran, assessore Casa e Piano quartieri del Comune di Milano, alla conferenza stampa di presentazione della mostra, il 21 novembre presso lo STEP FuturAbility District.

STEP FuturAbility District
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

“Siamo contenti che sarà Fiera Milano a ospitare un evento come questo. Il nostro quartiere, digitalizzato e parzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico, si sta impegnando a ridurre l’impronta carbonica delle manifestazioni fieristiche”, ha commentato Roberto Foresti, Deputy General Manager di Fiera Milano.

I focus di MCE 2024: industriale, smartness e idrogeno

Come anticipato, sostenibilità, efficienza energetica e innovazione saranno le tre parole chiave di MCE 2024, che si tradurranno nella ricerca di nuovi modelli di business per il raggiungimento della neutralità climatica, di sistemi per un utilizzo razionale delle risorse e di tecnologie legate all’impiantistica intelligente.

Massimiliano Pierini
Massimiliano Pierini. Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

“Quest’anno ci concentreremo su tre focus: industriale, smartness, idrogeno”, ha spiegato Massimiliano Pierini, Managing Director RX Italy. “Il nuovo hydrogen hub, sviluppato insieme all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, AiCARR, H2IT e ANIMA, sarà interamente dedicato alla filiera dell’idrogeno”.

Le novità legate all’organizzazione dei padiglioni

Un’altra novità di questa edizione, che vede la Polonia come Paese partner, è l’unione dei padiglioni dedicati alla climatizzazione in una singola sezione riservata all’Indoor climate e, quindi, a condizionamento, pompe di calore, refrigerazione, riscaldamento, ventilazione, geotermico, cogenerazione, solare termico. I padiglioni 2/4 saranno interamente dedicati alla Componentistica per impianti, collegati direttamente ai padiglioni 6/10 che ospiteranno Tecnica sanitaria, Ambiente bagno, Trattamento acqua e Attrezzeria e utensileria. Il tema del padiglione 5, dedicato all’integrazione tecnologica e anche alle comunità energetiche, sarà That’s smart.

MCE 2024 layout
Il layout di MCE 2024

Maurizio Marchesini, presidente di Assoclima, ha anticipato alcune delle soluzioni che verranno presentate: ventilazione controllata, pompe di calore per il residenziale, pompe di calore elettriche per il terziario che ben si abbinano alle fonti rinnovabili, pompe di calore a propano.

Il Water Prix e gli MCE Excellence Awards

Quest’anno sarà conferito anche il primo Water Prix sul tema della gestione sostenibile delle risorse idriche, in collaborazione con Angaisa e Aqua Italia, il cui presidente, Fabrizio Leoni, ha spiegato come il tema dell’acqua interessi trasversalmente tutti i settori presenti in fiera e sia quindi destinato a diventare sempre più centrale. Si svolgerà, inoltre, la prima edizione degli MCE Excellence Awards, in collaborazione con il Politecnico di Milano, che premieranno le tecnologie in grado di accelerare la transizione energetica.

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Il ruolo delle comunità energetiche rinnovabili

Per centrare gli obiettivi climatici al 2030, primo fra tutti la riduzione del 55 per cento delle emissioni, sarà necessario aumentare significativamente l’uso di energia pulita. “Le comunità energetiche possono dare un contributo significativo in questo senso. Oggi, contiamo circa 74 gruppi di autoconsumatori e 30 comunità energetiche vere e proprie. La Sicilia è numericamente la regione più attiva, seguita da Lombardia e Piemonte. È dominante il ruolo del fotovoltaico e mediamente gli impianti sono di piccola taglia. Il 25 per cento vanta sistemi di monitoraggio, e l’8 per cento è dotato anche di sistemi di accumulo”, ha spiegato Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.

“Gli incentivi sono ancora in fase di definizione, ma prevediamo che le comunità energetiche potranno contribuire alla diffusione delle rinnovabili nella misura di 5-7 GW. Giocheranno un ruolo fondamentale all’interno del mercato di dispacciamento dell’energia e contribuiranno a combattere la povertà energetica, consentendo la partecipazione di coloro che, da soli, non avrebbero modo di fare un investimento green”, ha concluso il professore.

Una piattaforma per stimolare la cooperazione a tutti i livelli

“Sostenere le famiglie più vulnerabili è fondamentale – ha concordato Maurizio Lo Re, presidente di Angaisaanche nell’ottica di aumentare l’efficienza energetica del parco immobiliare italiano. L’Italia, infatti, è dotata degli impianti di climatizzazione e riscaldamento più vetusti d’Europa”.

E se il mercato statunitense sta reggendo grazie all’Inflation Reduction Act, quello europeo potrà riprendersi solo alla fine delle crisi geopolitiche in atto, a parere di Sandro Bonomi, presidente di AVR. Le sinergie, insieme agli investimenti nella ricerca e nella formazione, saranno essenziali per superare le sfide che attendono il settore, secondo Claudio Zilio, presidente di AiCARR.

tavola rotonda MCE - Mostra Convegno Expocomfort
L’intervento di Sandro Bonomi. Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

“Dato che il Pianeta è uno solo, cooperare è fondamentale. Serve una visione d’insieme che abbracci la sostenibilità a tutto tondo”, ha concluso Alberto Montanini, presidente di Assotermica. Ecco perché una piattaforma come quella offerta da MCE potrà davvero fungere da trampolino di lancio per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese.


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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.