Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ha pubblicato un dossier dal titolo: “Comuni e città nel Pnrr. Dossier Anci sul confronto con il Governo e il monitoraggio degli investimenti”, aggiornato a ottobre 2021, che riassume gli investimenti del Pnrr che vedono un ruolo attivo dei Comuni e delle Città metropolitane. Le risorse del Pnrr complessivamente assegnate ammontano a 50 miliardi di euro. All’interno del dossier, sono presenti differenti aree tematiche che spaziano dall’economia circolare alla digitalizzazione, in cui vengono riportate diverse informazioni afferenti allo specifico investimento.
Focus su casa e rigenerazione urbana
Tra gli investimenti del Pnrr destinati ai progetti di rigenerazione urbana figurano 3,3 miliardi volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, così da permettere ai Comuni di intervenire riducendo quest’ultimo e favorendo il decoro urbano. Quasi tre miliardi andranno ai piani urbani integrati delle periferie delle città metropolitane, con la finalità di limitare il consumo di suolo edificabile, problema urgente nel nostro Paese. Le città metropolitane hanno 90 giorni di tempo per individuare i progetti finanziabili.
Sulla qualità dell’abitare sono stati stanziati 2,80 miliardi che saranno suddivisi su due linee di intervento principali, da realizzare appunto senza consumo di suolo. Un primo intervento sarà finalizzato a riqualificare e aumentare l’housing sociale, un secondo a intervenire sull’edilizia residenziale pubblica.
Circa un miliardo e mezzo di investimenti andranno alla riqualificazione culturale, attraverso la costruzione di biblioteche o la riconversione di aree destinate alla socialità. Il programma “Sicuro, verde, sociale” vuole inoltre intervenire sull’edilizia residenziale pubblica per migliorarne l’efficienza energetica, ma anche la sicurezza sismica. A questo proposito, 1,78 miliardi andranno a tutte le aree del centro Italia, colpite da numerosi eventi sismici negli ultimi 15 anni, affinché si possa intervenire stabilmente sulla vita urbana e socio-economica di quelle aree.
Infine, 270 milioni saranno specificatamente dedicati al recupero di alloggi dignitosi per i lavoratori del settore agricolo e superare in questo modo gli insediamenti abusivi.
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