Le caldaia hybrid ready sono state escluse dal decreto Bollette divenuto ieri legge. Il comparto rappresentato da Assotermica, associazione produttori apparecchi e componenti termici, federata Anima Confindustria, si trova in una fase di delicata conversione legata alla transizione energetica in corso.
Con caldaia hybrid ready si intende una caldaia a condensazione progettata per essere collegata, anche in un secondo momento, a una pompa di calore (o altro generatore di calore che utilizza energie rinnovabili quale il solare termico) dello stesso fabbricante, con lo scopo di creare un apparecchio o sistema ibrido factory made in loco.
“Assotermica promuove, in ossequio all’approccio multitecnologico e multienergetico sempre perseguito dall’associazione, soluzioni tecnologiche innovative, ad alta efficienza, integrate con fonti rinnovabili e largamente progettate e prodotte in Italia”, conferma il presidente Giuseppe Lorubio. “Gli emendamenti accantonati al DL bollette non sono a nostro avviso una bocciatura delle proposte, stante il conclamato supporto di Governo e Parlamento a un approccio tecnologicamente neutro alla decarbonizzazione, ma un indice della necessità di dover ancora affinare alcuni dettagli implementativi legati alla legge di bilancio 2025, che sta creando grande incertezza e danno ai produttori di tutte le apparecchiature per il comfort termico”.
L’associazione si impegna a lavorare affinché le caldaie hybrid ready e alimentate da combustibili rinnovabili non rientrino nella definizione di “caldaie uniche alimentate a combustibili fossili” ma siano equiparate agli apparecchi ibridi factory made e alle altre tecnologie che fanno uso di energie e vettori rinnovabili affinché tutti i cittadini possano beneficiare di sostegno nell’efficientare i propri consumi energetici.
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