La prestazione energetica costituisce l’elemento chiave per la conduzione delle attività di audit o di gestione di sistemi, e si vuole qui eseguire un esame critico del significato di tale locuzione, anche alla luce dei continui e più aggiornati riferimenti normativi.

Cos’è la prestazione energetica

La prestazione energetica rappresenta un concetto legato alle modalità di efficienza energetica, cioè alla caratterizzazione delle azioni di efficientamento presso un qualunque sistema energetico o gestione di processi, prodotti e sistemi. Spesso tale concetto è contestualizzato al caso – assai diffuso in Italia – legato agli edifici e, pertanto, alla prestazione energetica dei sistemi edificio-impianto.

In genere le normative a cui i professionisti del settore fanno riferimento sono di estrazione europea o internazionale, ma a volte i dispositivi legislativi e le norme italiane, mutuando concetti di maggior respiro, tendono a interpretarle destando disorientamento.

Ma cos’è in effetti la prestazione energetica?

Il sintesi è un insieme di risultati misurabili relativi a consumo, uso ed efficienza energetica. Ciò significa che la prestazione è definibile mediante una procedura di analisi che utilizza indicatori di prestazione, cioè misure quantitative (della prestazione) ed è misurata rispetto a obiettivi e target prestabiliti.

L’efficienza energetica è la relazione quantitativa misurata tra i risultati, in termini di prestazione o di servizi, prodotti, etc., e l’immissione di energia. È pertanto un concetto dinamico, evoluto, che riguarda stadi d’azione (di miglioramento).

Differenze tra consumo e prestazione

La più grave e ricorrente confusione ingenerata nel lettore poco esperto è quella tra consumo e prestazione.

Il DLgs.102/2014 definisce l’audit energetico come quella attività finalizzata alla conoscenza/comprensione del consumo energetico. Il DLgs.192/05 ritiene che la prestazione sia esprimibile attraverso quantitativi di consumo. Perfino la recentissima Uni TR 11775, apporto tecnico Guida all’applicazione della Uni EN 16247-2 sugli edifici, che arricchisce la definizione del DLgs.192/05, equipara la prestazione alla quantità di energia consumata.

Invece, la più corretta definizione di analisi energetica Iso 50001 esprime chiaramente la procedura atta a determinare le possibilità di miglioramento della prestazione energetica. Anche lo standard europeo EN 16247 è concorde con il normatore internazionale e definisce l’audit energetico come ispezione e analisi per identificare le possibilità di miglioramento della efficienza energetica (ricordiamo il rapporto quantitativo prestazione/immissione di energia).

In definitiva è opportuno che l’auditor energetico non si limiti a procedere puntando alla conoscenza dei profili di consumo, ma che approfondisca l’analisi valutando: consumo, uso ed efficienza energetici nell’ottica migliorativa della prestazione energetica nelle attività di audit, potendone solo così definire il livello.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Libero professionista in possesso di plurime certificazioni delle competenze in ambito italiano (Ege, Esperto in energetica) ed europeo (Energy auditor, Training provider, etc.), riveste il ruolo di Energy manager per PA, imprese a forte consumo energetico e società di servizi energetici in tutta Italia. Componente di tavoli tecnici permanenti e membro di Comitati tecnici di Certificazione presso Organismo internazionale di certificazione per Ege, AE, Lead Auditors ed Energy Management Systems ISO50001.