Le tossine prodotte dalla muffa, le cosiddette micotossine, che si formano sulle pareti delle nostre case, possono diffondersi anche per via aerea. E’ la scoperta di un gruppo di ricercatori francesi secondo cui, come si legge su sciencealert.com, queste sostanze possono avere un impatto sull’insorgenza di quella che viene definita “la sindrome dell’edificio malato”, ovvero quella serie di problemi di salute direttamente legati alla qualità dell’ambiente di un ambiente chiuso.
Tossicità dell’inalazione di micotossine ancora poco studiata
Se fino a questo momento l’attenzione dei ricercatori si era concentrata sulla contaminazione dei prodotti alimentari e quindi sugli effetti dell’ingestione di queste sostanze con il cibo, ora il quesito è sulla tossicità dell’inalazione di queste particelle. Una questione su cui, come spiega nell’articolo il ricercatore Jean-Denis Bailly della National Veterinary School di Tolosa “non c’è quasi nessun dato”.
I pericoli delle micotossine negli ambienti indoor
Se gli effetti dannosi di queste tossine sembrano trascurabili negli ambienti esterni, dove le concentrazioni sarebbero di molto inferiori a un livello in grado di causare problemi di salute, in ambito indoor la situazione sarebbe, invece, molto diversa. Qui, infatti, l’inalazione di micotossine potrebbe avere effetti deleteri per la nostra salute.
L’esperimento
I ricercatori hanno esaminato diverse specie di funghi tra cui il Penicillium brevicompactum, l’Aspergillus versicolor, e lo Stachybotrys chartarum, molto comuni nelle muffe delle case, analizzando in particolare i flussi di aria intorno alle zone in cui erano presenti queste sostanze. E’ emerso che ogni fungo sparge particelle diverse e a diversa velocità nell’aria, in base alla struttura delle sue spore. “La maggior parte delle tossine aeree sono probabilmente situate sulle spore fungine, ma abbiamo anche dimostrato che parte del carico tossico si trova su particelle molto piccole – polvere o frammenti di carta da parati, che possono essere facilmente inalati“, spiega su sciencealert.com Bailly sottolineando come la presenza di micotossine debba essere considerato un parametro rilevante nella valutazione della qualità dell’aria di un ambiente indoor.
Articoli correlati:
Certificazione WELL, così si valuta la salubrità di un edificio
Inquinamento indoor, se l’edilizia aiuta a contrastarlo
Inquinamento indoor, quali rischi per la nostra salute?
Inquinamento indoor, il progetto IQmatters di Eurovent
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.