Efficienzaok 1In questa situazione di crisi sanitaria globale, accanto alla priorità di tutelare la salute dei cittadini, l’altra principale preoccupazione dei diversi Paesi è la limitazione dei danni economici. I governi stanno valutando come “stimolare le loro economie una volta che la pandemia sarà messa sotto controllo”. E in questi sforzi per salvaguardare la stabilità economica, “l’efficienza energetica avrà un ruolo importante da svolgere nella promozione dell’occupazione e della crescita economica, favorendo allo stesso tempo la transizione di energia pulita in tutto il mondo”. A tracciare questo quadro è l’Aie, l’agenzia internazionale per l’energia, che ha analizzato il potenziale del comparto per la ripresa post Covid -19.

Qualche numero

L’efficienza energetica, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, è, infatti, un comparto che ha un elevato potenziale sul fronte occupazionale: “anche prima dell’attuale crisi, solo negli Stati Uniti e in Europa, oltre 3,3 milioni di persone erano occupate nel settore dell’efficienza energetica”.

Gli investimenti, attraverso programmi di ripresa economica ben progettati, possono sfruttare il potenziale dell’efficienza energetica per sostenere i posti di lavoro esistenti, crearne di nuovi e promuovere l’attività economica in settori chiave ad alta intensità di manodopera, come l’edilizia e la produzione – spiega l’agenzia in un articolo sul suo sito –  inoltre, l’efficienza energetica offre una serie di benefici a più lungo termine, migliorando la competitività, migliorando l’accessibilità energetica e riducendo le bollette energetiche. Un altro vantaggio è la diminuzione della dipendenza dalle importazioni di energia, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e la messa a disposizione di risorse da spendere in altri settori dell’economia”.

I tre settori in cui investire

Nello specifico tre sono gli ambiti che i governi devono considerare prioritari nei loro pacchetti di misure per lo stimolo economico. Il primo riguarda le politiche di stimolo con incentivi rivolti agli edifici e al settore dell’edilizia; il secondo la sostituzione di prodotti tecnologici inefficienti, ad esempio automobili ed elettrodomestici, con modelli più efficienti. Il terzo settore è infine quello degli investimenti in infrastrutture che consentano l’efficienza energetica, come, ad esempio, le reti intelligenti e la ricarica dei veicoli elettrici, nonché la connettività digitale di prossima generazione, necessaria per un sistema energetico più efficiente.

Includere l’efficienza in ogni investimento di stimolo

Secondo l’Aie è fondamentale includere l’efficienza in ogni investimento di stimolo. “Sia che i governi investano in ospedali o in scuole, lampioni o abitazioni, tutti i programmi di stimolo possono incorporare requisiti di efficienza energetica ambiziosi ed economici per un minimo sforzo aggiuntivo, semplicemente attingendo ai prodotti esistenti e alle capacità dei fornitori di servizi. Ciò può stimolare il mercato di prodotti e servizi più efficienti, evitare di bloccare bollette energetiche più elevate ed emissioni di carbonio per i decenni a venire, ma anche aumentare la produttività energetica”.


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