Get It Fair, l’analisi ESG in ambito edile riconosciuta dai Cam

Un elemento sempre più centrale per la crescita delle imprese è l’attenzione all’ambiente e alla qualità sociale di gestione aziendale, in pratica i cosiddetti parametri ESG, enviromental, social and governance.

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Foto di Elisa da Pixabay

Un recente studio di Forbes indica come il 64% dei consumatori sostenga le aziende socialmente responsabili, mentre il 36% ha indicato che aumenterebbe la spesa verso imprese che hanno questa attenzione nel 2022. Per gli aspetti sociali di governance più dell’80% ha affermato che baserebbe il proprio supporto continuo a un marchio, in base a come l’organizzazione ha trattato i propri dipendenti durante la pandemia. Infine il 76% è preoccupato per l’impatto che le aziende hanno sulla società e sull’ambiente.

Non solo i cittadini anche il mondo del credito guarda con interesse all’attenzione Esg delle aziende. Le imprese con le migliori performance ESG risultano avere un più ampio e meno costoso accesso alle risorse finanziarie necessarie per sostenere il proprio sviluppo. Questo perché risulta esserci una correlazione positiva tra minor grado di rischiosità e migliori performances in ambito di sostenibilità.

Come migliorare le proprie performance ESG e rientrare nei Cam del comparto edile

Il primo passo per migliorare le proprie performance Esg è misurare l’efficacia della propria azienda in merito. Per farlo lo strumento ideale è una valutazione di terza parte indipendente, rilasciata da un organismo accreditato da Accredia. In questo l’unico programma inserito all’interno del recente Decreto ministeriale (MITE) sui criteri premianti dei nuovi CAM Edilizia è Get It Fair, ovvero “GIF ESG Rating”. Lo schema è gestito dall’Associazione Diligentia ETS ed è basato sulla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17029.

E’ importante, per una azienda che sia interessata ad affrontare un percorso di certificazione, applicare una metodologia di rating riconosciuta, come ha rimarcato recentemente Cesare Saccani, presidente di Diligentia. Attenersi a uno schema terzo e indipendente condiviso rappresenta una garanzia di affidabilità e accuratezza.

ICMQ è ad oggi l’unico organismo che opera per rilasciare la certificazione Get It Fair ed ha in corso l’iter di accreditamento con Accredia. “L’innovativo schema Get It Fair – afferma Lorenzo Orsenigo, presidente e direttore generale di ICMQè un vero e proprio strumento di qualificazione ESG per gli operatori, affidabile, credibile e ripetibile, ovvero una reale garanzia anche per i consumatori. Il mercato finanziario deve guardare a schemi di certificazione indipendenti e di terza parte come GIF, l’unico sistema di rating ESG accreditato da Accredia e che fa riferimento a normative internazionali riconosciute”.

Come funziona Get It Fair

Get It Fair è uno strumento di analisi e monitoraggio in grado di sintetizzare il livello di esposizione a eventuali rischi futuri e consente di seguire l’evoluzione nel tempo dei propri parametri grazie ad una specifica attività di monitoraggio.

Questo modello di analisi si fonda su cinque criteri fondamentali: governance e sistema di gestione; sociale; salute e sicurezza; ambiente; business ethics.

Dalla valutazione dei diversi fattori si ottiene un punteggio complessivo, in una scala compresa tra 0 e 100, suddiviso in cinque fasce. L’analisi esprime il livello di maturità e di esposizione complessiva ai rischi ESG, dove 40/100 indica il punteggio minimo per cui il livello di rischio ritenuto accettabile.

La validazione dura 3 anni e prevede verifiche periodiche per accertare che il profilo di rischio rimanga nei parametri e comunque non scenda sotto la sufficienza cioè il 40/100.

Gli output del processo di valutazione

Chi effettua l’analisi ottiene quindi una certificazione valida tre anni; un dettagliato rapporto finale di valutazione con punti di forza e aree di miglioramento. La licenza d’uso del marchio Get It Fair Responsible Organization e l’Etichetta Etica conforme alla norma ISO 17033. Viene prodotto anche un Rapporto Non Finanziario, in cui viene specificato il livello di esposizione al rischio in linea con i requisiti della Direttiva Europea 2014/95. Infine è prevista anche una attività di promozione dell’azienda con la pubblicazione del nominativo della società virtuosa sul sito Diligentia ETS e di quello dell’organismo. E’ possibile anche ricevere la certificazione del rapporto di sostenibilità (se disponibile) in conformità agli standard GRI (o altri standard equivalenti).


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