Unire sisma bonus e bonus efficienza per arrivare a una estensione al 2022. È una delle proposte sul tavolo per il Superbonus del 110% per l’implementazione di efficienza energetica previsto dal DL Rilancio, i cui emendamenti sono allo studio in questi giorni. Lo anticipa il sottosegretario Riccardo Fraccaro al web in air organizzato da Green Italia il 16 giugno: “Superbonus: un’occasione per rilanciare l’edilizia in chiave green”, moderato dal fondatore Francesco Ferrante. Un ruolo importante anche per il Recovery fund che a fine anno potrebbe dare il suo contributo “per dare maggiore certezza o prolungare questo strumento”.
“Le due classi energetiche (previste dal DL Rilancio per accedere all’ecobonus ndr.) sono troppo poche per me” spiega Fraccaro, indicando come più che la classe energetica sia importante una tecnologia altamente performante e innovativa come obiettivo. Fiducioso che il risparmio messo in campo dal Governo spingerà i cittadini a fare molto di più di due classi. Questa settimana e la prossima saranno molto importanti “per il lavoro che si sta facendo in Commissione dove si cercherà di consolidare il testo in maniera definitiva, ma ancora più importante sarà il decreto attuativo. In particolare la circolare dell’Enea che darà una spiegazione più comprensibile a tutti” riferendosi al ruolo di linea guida per operatori e famiglie.
“Dobbiamo puntare a un sistema che porti a un livello di efficienza il più alto possibile, con il massimale di spesa per ogni settore che ho a disposizione. Due classi energetiche sono il minimo sindacale!” Ma, conferma Fraccaro “danno l’idea che sotto una certa soglia non si possa scendere”. Per quanto, insiste il Sottosegretario “Abbiamo creato un interesse per le famiglie che non devono spendere poco, voglio che spendano tutto il possibile, ma lo spendano bene. Perché se spendono male non andrà nulla in tasca alle famiglie e avranno un consumo di energia simile a quello che avevano prima. Per la famiglia che fa l’intervento l’interesse è quello di avere una bolletta, il mese successivo, molto più bassa” spiega Fraccaro che attribuisce alla “consulenza di un buon tecnico” l’ottimizzazione degli interventi da realizzare. “Bisogna riprogettare l’edificio”. Un modo per superare il conflitto di interessi della spesa, rispetto al risultato. “È comunque utile tenerle (le due classi ndr.)”, rassicura infine Fraccaro.
Asseverazione e garanzia di liquidità, il ruolo nel superbonus efficienza
“Il cambiamento che abbiamo portato è legato a una esigenza: rendere liquidi i crediti di imposta” per favorire l’acquisizione del credito dalle banche o da altre società pubbliche o private. Per farlo “è necessario assicurare che il credito di imposta valga nel tempo”. Per questo il ruolo centrale dell’asseveratore. Su questo Fraccaro anticipa che è allo studio in queste ore “uno strumento in grado di favorire la cedibilità dei crediti d’imposta nel corso dei lavori. Proprio per favorire la liquidità dell’impresa”. Un meccanismo complesso che ha tanti attori in gioco. “Abbiamo la possibilità in autunno di migliorare o ampliare questo meccanismo. O correggerlo se necessario con la legge di Stabilità con i fondi che arrivano dal Recovery fund dove il Green deal è molto capiente e con cui potremmo correggere ostacoli burocratici o pratici”.
Rispetto alla centrale termica comune, il Sottosegretario spiega che non è vincolante ma auspicabile in quanto “molto più efficiente una centrale termica, magari geotermica, condominiale ad alte prestazioni piuttosto che tutte caldaie a se stanti”.
Sulla eccessiva burocrazia, lamentata dagli invitati al web on air, il Sottosegretario ricorda che è necessaria per garantire determinate coperture: “toglierla significa chiedere coperture maggiori” spiega.
“L’obiettivo è farlo funzionare”, rassicura Fraccaro “nessuno ha interessi di bloccarlo”.
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