C’è un duopolio sempre più evidente nella climatizzazione degli edifici. La domanda è andare a elettrico o a gas? Su questo il confronto è tra settori industriali e tra interi comparti che vedono l’Italia divisa in un duopolio produttivo. A dipanare i fatti non bastano alcune ricerche che vedono come una tecnologia emerga sull’altra in base al target e alla superficie da climatizzare. E’ quanto accaduto nel corso della XVI Conferenza degli Amici della Terra che si è svolta a Roma il 27-28 novembre scorso al momento della presentazione di due studi.
Il primo su i “Costi dell’energia elettrica e politiche per l’elettrificazione dei consumi dell’energia” realizzato da RSE presentato da Marco Borgarello Head energy efficiency research group e il secondo di Bip Consulting presentato da Giuseppe Lo Rubio presidente Assotermica. Dalle due analisi emerge come diverse tecnologie rispondano a esigenze di target differenti, la prima che guarda a soluzioni sulle abitazioni monofamiliari e l’altra dedicata alle realtà condominiali.
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“Sostituire una caldaia a gas con una a condensazione ha un ottimo impatto dal punto di vista della decarbonizzazione ed è importante che questo sia visto dal punto di vista normativo” rimarca a margine dei lavori Matteo Cimenti presidente Federchimica-Assogasliquidi. “E’ importante che l’interesse finale sia quello del mercato e dell’utente. Chi ha una posizione da rappresentare deve avere la maturità di portarla avanti non in ottica di contrasto con altri settori. Il nostro mercato ha un enorme bisogno di prodotti e tecnologie” conclude. Nel video il commento completo.
Non è tutto roseo neanche per le pompe di calore elettriche. Difatti il costo dell’energia non rende la tecnologia competitiva. “E’ urgente agire sul prezzo dell’energia elettrica” evidenzia il presidente di Assoclima Marco dall’Ombra. “La nostra proposta è agire sul costo riducendolo di quarto” conclude.
Pompe di calore una tecnologia versatile
Non dobbiamo limitarci a pensare alla tecnologica idronica, si spazia dai climatizzatori a soluzioni ibride con caldaia e pompe di calore. anche il tema degli spazi non ha più modo di essere considerato un limite. Spiega Gabriele Di Prenda, environmental research senior manager Daikin rispondendo in parte alle dicotomie tra le diverse tecnologie emerso nel corso del dibattito alla XVI Conferenza degli Amici della Terra lo scorso 29 novembre a Roma.
Servono tecnologie in grado di intervenire su edifici abitati
Servono soluzioni capaci di integrarsi in edifici già abitati per questo bisogna guardare a tecnologie agili e in grado di essere una risposta in grado di integrarsi con le tecnologie successive. Come sottolinea Davide Raccagni, product manager professional di Olimpia splendid.
L’importanza del dibattito
“Solo con un approccio di neutralità tecnologica, chiarendo fino in fondo le differenze dei dati si può effettuare la scelta politica migliore” ha dichiarato Monica Tommasi presidente degli Amici della Terra. “Siamo orgogliosi di avere offerto un terreno concreto di dibattito e confronto. Un dialogo che deve continuare perché queste differenze si possono capire solo tramite un confronto pubblico in cui fare scelte consapevoli” conclude la presidente Tommasi.
Che sia caldo o freddo l’Europa sembra aver fatto le sue scelte, vedremo poi se i fatti le daranno seguito.
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