L’efficienza energetica è da anni uno dei pilastri fondamentali per uno sviluppo sostenibile. Ora più che mai lo sta diventando anche per la ripresa economica post pandemia.
Il decreto “maxibonus 110%” è uno dei provvedimenti presi a livello istituzionale in questa direzione. L’attuazione di quanto previsto dal decreto prevede sostanzialmente una fase di studio dell’intervento di miglioramento, la sua realizzazione e la sua asseverazione: le prime due fasi sono estremamente critiche in quanto da esse dipenderanno le prestazioni energetiche effettive.
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Efficienza energetica degli edifici: le fasi
Le due macro-fasi sono caratterizzate da elementi critici:
- innanzitutto il “processo” attraverso il quale avvengono: dalla la corretta acquisizione dei dati per la progettazione al corretto sviluppo della stessa fino alla posa in opera ogni azione deve essere portata avanti con sistemi di procedure e metodi, costantemente monitorati, riesaminati e migliorati;
- poi “strumenti e materiali” essenziali per una corretta definizione dei lavori e per la loro riuscita: dal software per i calcoli ai materiali da costruzione;
- ultimo, ma non ultimo, le persone coinvolte: nessun processo è efficace e nessuno strumento o materiale possono assolvere la propria funzione se le persone che gestiscono i processi non possiedono le adeguate competenze.
Considerato quanto sopra, come si può garantire, prima dell’avvio delle attività che questi tre elementi siano adeguati ad assicurare l’efficacia di un intervento?
Certificazione e garanzia
Il mondo della certificazione nasce per far fronte a questa esigenza. Nel corso del tempo il concetto di certificazione si è evoluto: da un approccio principalmente legato ai materiali/strumenti si è esteso ai sistemi di gestione per arrivare alla certificazione delle competenze del personale. È su quest’ultimo punto che mi soffermerò.
La fase di progettazione di un intervento di efficienza energetica è una fase estremamente delicata nella quale non solo deve essere valutato l’intervento in senso “ingegneristico”, ma debbono essere anche misurati gli aspetti di fattibilità economica. In questa fase occorre tenere in considerazione una serie di aspetti di notevole complessità, è quindi necessario un professionista dotato di competenze multisettoriali capace di affrontare queste problematiche. In questo contesto, affidarsi a un Esperto in gestione dell’energia certificato secondo UNI CEI 11339, da un organismo di certificazione del personale accreditato costituisce un elemento di garanzia per la committenza.
Venendo alla fase realizzativa, e prendendo ad esempio la posa dei sistemi di isolamento a cappotto, che è l’intervento più diffuso nell’ambito di un intervento di miglioramento delle prestazioni energetiche, essa è influenzata dalla necessità di avere in cantiere professionisti in grado di effettuare lavorazioni con materiali e tecnologie “nuove”: la corretta posa determinerà le prestazioni dell’intervento nel tempo.
Al fine di avere garanzie a priori sulla “qualità” dei professionisti che poseranno il materiale, UNI ha elaborato una norma specifica la UNI 11716 che definisce le competenze per i posatori di sistemi di isolamento a cappotto. Grazie a questa norma, e all’intervento di enti di certificazione, è ora possibile avere chiarezza sulle competenze dei professionisti ai quali saranno affidate le complesse e delicate attività di posa che andranno a influire sulle prestazioni energetiche degli edifici.
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