Ammontano a 19.329,89 euro i contributi a fondo perduto per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, assegnati a 1.940 comuni italiani da un decreto ministeriale del Mise. Le risorse andranno a realtà urbane con una popolazione inferiore a 1.000 abitanti. “La misura mette a disposizione complessivamente oltre 37 milioni di euro per l’anno 2020”, spiega una nota.
Efficientamento, cosa finanziano i contributi del Mise
In particolare, le risorse erogate serviranno a finanziare la realizzazione di opere di efficientamento dell’illuminazione pubblica e il risparmio energetico degli edifici pubblici. Ma anche installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e interventi per la mobilità sostenibile.
Deadline per avviare i lavori di efficientamento per i comuni beneficiari dei contributi del Mise
Ogni comune beneficiario “dovrà avviare i lavori entro il 15 novembre 2020, pena la decadenza del contributo”, spiega il Mise in una nota.
Prossimi step
Attualmente il decreto è in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Con un successivo provvedimento del direttore generale della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Mise, saranno definite le disposizioni operative per la fruizione del contributo.
Il decreto Crescita
Il decreto del Mise attua le misure contenute nel decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (“Decreto Crescita”), all’articolo 30, commi da 1 a 14, ha previsto lo stanziamento di risorse in favore dei comuni italiani per la realizzazione di progetti relativi a interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. L’articolo 30 al comma 14-bis “ha introdotto una ulteriore disciplina per stabilizzare i contributi in conto capitale in favore dei Comuni, sempre per la realizzazione di progetti relativi a interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile”.
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