Efficienza 2Il Gse ha pubblicato sul sito una serie di chiarimenti sulle novità introdotte dal DL Rilancio in merito all’accesso ai Certificati bianchi Car.

Gse, chiarimenti sui Certificati bianchi Car nel DL Rilancio

Il DL Rilancio, spiega il Gse, “introduce la possibilità, per unità entrate in esercizio dal 1 gennaio 2019, di accedere al regime di sostegno previsto dal DM 5 settembre 2011 dalla data di entrata in esercizio”. Non si può invece usufruire di questi strumenti dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Certificati bianchi Car, Gse: cosa fare con le richieste già presentate

Nei casi in cui sia stata già presentata una richiesta Car a consuntivo per unità entrata in esercizio nel 2019 tramite l’applicativo Ricoge (sia essa ancora in lavorazione o già chiusa) e si vuole accedere al meccanismo delineato dal Decreto è possibile inviare una manifestazione di interesse via Pec all’indirizzo info@pec.gse.it. L’oggetto della Pec dovrà contenere il seguente testo: “Istanza di modifica della richiesta Car n xxxx (inserire il numero della richiesta presente sul portale Ricoge), presentata per l’unità xxxx (inserire il codice dell’unità), in richiesta CB-Car”.

I riferimenti da inserire nella Pec

All’interno della Pec bisogna inoltre inserire tutti i riferimenti utili per successive interlocuzioni. Le suindicate manifestazioni di interesse all’istanza di modifica alla richiesta Car ai sensi del DL Rilancio, saranno infatti considerate vincolanti. Verranno inoltre esaminate dal Gse solo a seguito dell’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto, prevista entro sessanta giorni dalla pubblicazione del medesimo. Il Gse, infine, con successiva comunicazione, darà ulteriori indicazioni su come poter procedere.

Aste CO2, pubblicati i risultati della sessione dell’8 giugno

Lasciando da parte i certificati bianchi, il Gse ha inoltre reso noto che Eex ha reso pubblici i risultati della sessione d’asta di quote Eua tenutasi l’8 giugno 2020 presso la Piattaforma d’asta comune definitiva (Cap2).

Qualche numero

“L’asta – spiega l’ente – ha collocato 2.717.000 quote Eua per conto degli Stati membri dell’Unione europea effettivamente partecipanti”.


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