Mancano pochi giorni alla scadenza quadriennale relativa alla presentazione della diagnosi energetica. Un impegno a cui le aziende obbligate devono ottemperare attraverso il portale Enea.
L’obiettivo della diagnosi è l’individuazione delle richieste energetiche del sito oggetto di indagine (presenti e, possibilmente, future) e le opportunità di intervento offerte dalla recente tecnologia adattabili alla situazione in esame, corredate da un’analisi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria. Un’analisi che non resta fine a sé stessa, in quanto la possibilità di accedere agli incentivi o ai finanziamenti disponibili è sempre più legata alla consapevolezza dei propri consumi energetici e alla presenza di una diagnosi redatta in conformità con la normativa tecnica vigente da Esperti in gestione dell’energia (Ege), certificati ai sensi della norma Uni 11339.
Vediamo i requisiti minimi che un rapporto di DE dovrebbe contenere per non incorrere nelle eventuali sanzioni erogate dal Mise.
I requisiti minimi necessari
Partendo da un’indagine mirata dei consumi, il percorso da realizzare prevede l’individuazione delle aree di risparmio energetico e le soluzioni tecnologiche e organizzative funzionali alla riduzione dei consumi, attraverso proposte di riqualificazione impiantistica, organizzativa, tecnologica etc.
L’audit deve essere svolto in ottemperanza alle norme Uni En 16247 e a quanto previsto dalla legislazione nazionale vigente (Dlgs 102/2014).
Per realizzarlo è necessario svolgere un monitoraggio attraverso l’utilizzo di idonea strumentazione certificata per il rilievo dei consumi e con strumenti di gestione e controllo atti a migliorare e monitorare l’efficienza energetica.
Le misure rilevate devono essere conformi agli standard nazionali ed internazionali di riferimento (Iso, Uni, Protocollo Ipmvp etc). La strumentazione non è soggetta ad una certificazione di taratura particolare.
Diversamente, per gli Ege è obbligatorio possedere la certificazione ai sensi della norma Uni Cei 11339.
Si ricorda che Non è consentito utilizzare misure spot poco significative; ad esempio, non è possibile riportare i consumi annuali di un sito con un’elevata stagionalità, misurando una singola giornata di consumi o anche un periodo più lungo ma scarsamente significativo rispetto alla base annuale.
Il modello DE di riferimento è scaricabile dal sito dell’Enea il cui link è riportato alla fine dell’articolo
Elaborare soluzioni applicative
Dalle analisi effettuate, vanno elaborate e riportate nella diagnosi diverse soluzioni impiantistiche migliorative, volte a massimizzare il risparmio energetico, minimizzando i possibili costi di investimento, di gestione e di manutenzione.
La stima delle emissioni CO2, evitate dai possibili interventi, può fare da corredo al progetto finale.
L’analisi finanziaria viene eseguita tramite l’utilizzo di parametri quali: costi di investimento, costi operativi, vita utile, risparmi energetici annui durante il periodo di investimento, tasso di interesse e costo del capitale.
Le fasi di maggior rilievo in una diagnosi energetica:
Nota su chi ha redatto la diagnosi energetica |
Dati dell’azienda |
Impianti del sito |
Dati del sito Produttivo |
Generalità del sito |
Periodo di riferimento della diagnosi. |
Consumi energetici |
Materie prime |
Processo produttivo |
Indicatori energetici |
Informazioni sul metodo di raccolta dati |
Modelli energetici |
Calcolo degli indicatori energetici individuati e confronto con quelli di riferimento. |
Individuazione dei possibili interventi |
Proposte di efficientamento |
Anomalie riscontrate a seguito di sopralluogo |
Tabella riassuntiva degli interventi individuati |
I risultati di tale analisi permettono di classificare le misure proposte, in maniera tale da identificare le priorità di investimento tenendo conto anche della possibilità di usufruire di eventuali incentivi, sgravi fiscali e, ove possibile, di titoli di efficienza energetica.
Prossime scadenze
La data di scadenza per la redazione della diagnosi energetica è il 5 Dicembre 2019, quella ultima, per il caricamento telematico sul portale Enea, il 22 Dicembre del 2019.
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