Lo scorso 1° ottobre è arrivato dall’UE il via libera a investimenti in nuove infrastrutture energetiche per 998 milioni di euro. Risorse da destinare a progetti chiave per le infrastrutture energetiche europee nel quadro del meccanismo per collegare l’Europa (Cef). Nello specifico saranno finanziati dieci progetti in linea con gli obiettivi del Green deal.
L’84% degli investimenti è per energia elettrica e smart grid
Nello specifico, l’84% dei fondi è destinato a progetti nel campo dell’energia elettrica e delle reti intelligenti. Il finanziamento più consistente , pari a 720 milioni di euro, va al progetto per la sincronizzazione delle reti elettriche dei paesi baltici. Un’iniziativa volta a migliorare l’integrazione dei mercati dell’energia elettrica di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia.
“Un giorno molto importante per l’Europa”
“Oggi è un giorno molto importante per l’Europa”. Ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, lo scorso 2 ottobre, in occasione dell’incontro con il presidente lituano e i primi ministri di Estonia, Lettonia e Polonia per celebrare il finanziamento del progetto di sincronizzazione dei paesi baltici. “È un momento storico per porre fine all’isolamento del mercato energetico del Baltico. Questo progetto è utile per collegare l’Europa, per la nostra sicurezza energetica e per il Green Deal europeo.”
Gli ambiti dei progetti finanziati
Tra i dieci progetti, due riguardano la trasmissione dell’energia elettrica, uno le reti elettriche intelligenti, sei il trasporto di CO2 e uno il trasporto di gas.
10 progetti per infrastrutture energetiche più moderne, sicure e intelligenti”
“Questi dieci progetti – sottolinea in nota Kadri Simson, commissaria per l’Energia – contribuiranno a un sistema di infrastrutture energetiche più moderno, sicuro e intelligente. Un tassello essenziale per realizzare il Green deal europeo e conseguire i nostri ambiziosi obiettivi climatici per il 2030. Con la decisione di ieri abbiamo fatto un passo avanti decisivo nel processo di sincronizzazione dei paesi baltici, un progetto di interesse strategico europeo. Questi investimenti aiuteranno a sostenere la ripresa economica dell’UE e a creare posti di lavoro.“
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