La piattaforma online per la presentazione delle domande di agevolazione al Fondo nazionale per l’efficienza energetica sarà attiva sul sito di Invitalia dal prossimo 20 maggio. Il Fondo ha una dotazione di 310 milioni di euro e, come si legge sulla pagina del ministero dello Sviluppo economico, “mobiliterà un volume di investimenti nel settore dell’efficienza energetica di oltre 1,7 miliardi di euro”.
Spinta all’efficienza energetica
Lo strumento prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato e/o la concessione di garanzie su singole operazioni. Potranno presentare domanda imprese, Esco e PA che intendono promuovere interventi di efficienza energetica su edifici, impianti e processi produttivi.
L’annuncio è arrivato in un tweet del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Davide Crippa.
Efficienza energetica, dal 20 maggio online la piattaforma per la presentazione delle domande di agevolazione. Il Fondo nazionale ha una dotazione finanziaria pari a 310 milioni di euro.https://t.co/dkHclFpbeO
— Davide Crippa (@crippa5stelle) May 15, 2019
Un’attesa lunga anni
Lo strumento era atteso da anni dagli addetti ai lavori. Questo ritardo ha sicuramente penalizzato i soggetti interessati all’attuazione degli interventi di efficientamento energetico. “Fra i soggetti più colpiti vi sono i gestori di reti di teleriscaldamento, che attendevano questo meccanismo dal 2011 e che nel frattempo sono anche rimasti orfani delle opportunità semplificate collegate allo schema dei certificati bianchi (scheda analitica 22t)”, spiega Dario Di Santo, managing director della Fire, in un’intervista sul settimanale e7 (n.252 20/03/19).
Le potenzialità per la politica energetica al 2030
“Al di là dei ritardi, potrà dunque contribuire a potenziare il mercato dell’efficienza energetica”, prosegue Di Santo nell’intervista a e7. Integrandosi con gli altri strumenti di finanziamento per l’efficienza energetica presenti: “Mentre gli altri schemi agevolano gli interventi riducendo il costo di investimento (e.g. detrazioni fiscali con cessione del credito, conto termico, PREPAC) o facendo recuperare parte di esso (e.g. certificati bianchi, detrazioni fiscali), il Fondo interviene sull’eventuale finanziamento tramite terzi, riducendo il costo del finanziamento o favorendone l’accesso attraverso la garanzia”.
Da questo punto di vista esso può risultare strategico ai fini del raggiungimento degli obiettivi al 2030. Restano, prosegue Di Santo, alcune problematiche, come “nell’uso delle risorse da parte della P.A.” che “affondano in primo luogo nella mancanza di competenze e risorse, o di soggetti che possano agire da facilitatori”.
Efficienza energetica e mercato immobiliare
L’attivazione del portale per la presentazione delle domande di agevolazione al Fondo nazionale per l’efficienza energetica offre, infine, una grande opportunità: “Questo è il momento in cui è più importante aiutare banche e fondi a comprendere le opportunità legate alla riqualificazione energetica e a individuare modelli di finanziamento che sappiano tenere conto in modo adeguato della capacità dell’efficienza energetica di ripagare gli investimenti effettuati, ponendo meno l’accento sul merito creditizio, per quanto possibile”.
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