Fino a oggi consumatori si sono abituati a trovare apparecchi di classe A seguiti da una sequela di “+”, tanto che non si trovano più prodotti di classe inferiore: quindi un prodotto di classe A+ è tra i più inefficienti. Per superare questa situazione, foriera di incomprensioni e promuovere gli obiettivi di efficienza energetica dando ai consumatori uno strumento idoneo a scegliere i prodotti in base alla loro effettiva efficienza energetica; si è voluto ritornare alla ben nota scala A-G (Regolamento UE 2017/1369) che scatterà dal prossimo 1° marzo.
Inizialmente l’aggiornamento potrà confondere i consumatori che, abituati a scegliere tra molte e diverse classi A, si potranno trovare di fronte a un frigorifero di classe C con le stesse caratteristiche di efficienza energetica di uno che fino a pochi giorni prima rientrava nella classe A+++, oppure a una lavastoviglie ora in classe D, mentre prima era di classe A++. Bisognerà abituarsi a considerare le prestazioni con la nuova scala di valutazione europea.
Inoltre nei primi mesi delle nuove etichette non saranno assegnate classi A o B proprio per incentivare i produttori a effettuare sforzi di ulteriore innovazione tecnologica. Le nuove etichette saranno riconoscibili dalla presenza, in alto a destra, di un QR-code grazie al quale i consumatori potranno ottenere informazioni supplementari (non commerciali) attraverso la scansione con uno smartphone comune. Schede tecniche, documentazione e dati saranno inseriti dai fabbricanti nella banca dati unionale Eprel cui tutti i cittadini europei potranno accedere via Internet.
Risparmio economico e di energia
Questa modifica avrà effetti profondi anche sul consumo di energia: risparmieremo 167 TWh (Terawattora) entro il 2030 a livello continentale pari, ad esempio, a quasi il 50% del consumo energetico annuale italiano. Per le famiglie europee significa risparmiare oltre 33 miliardi di euro l’anno, in media 150 euro a nucleo familiare.
Gli elettrodomestici con le vecchie etichette potranno restare in commercio fino al prossimo 30 novembre. Dal 1° dicembre sarà vietato vendere prodotti con la vecchia etichetta.
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