Cresce la domanda di mutui green in Italia

Nel 2022, quattro domande su dieci sono state presentate da cittadini sotto i 36 anni: l’indagine Facile.it – Mutui.it.

Efficienza energetica
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Il mercato dei mutui green in Italia è cresciuto fino ad arrivare, nel 2022, a rappresentare il 7 per cento del totale. Chi ha richiesto questo tipo di finanziamenti ha cercato di ottenere, in media, circa 150mila euro, l’11 per cento in più rispetto ai mutui tradizionali. È quanto emerge dall’osservatorio congiunto Facile.itMutui.it, reso pubblico il 13 aprile.

I mutui green sono prodotti destinati a finanziare l’acquisto o la costruzione di abitazioni che abbiano elevate prestazioni energetiche (classe A o B), oppure a sostenere interventi di riqualificazione che consentano un miglioramento minimo del 30 per cento delle prestazioni energetiche dell’edificio.

Quali sono i vantaggi dei mutui verdi

“I mutui green iniziano a rappresentare una quota significativa del mercato e sono destinati a crescere ulteriormente in futuro, soprattutto se pensiamo a norme come la direttiva Ue sull’efficientamento energetico delle abitazioni”, spiega Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. “Le ragioni del successo sono diverse; l’aumento, da un lato, della platea di abitazioni che possono accedere a questo tipo di finanziamenti e, dall’altro, del numero di istituti di credito che offrono mutui green riconoscendo uno sconto sul tasso”.

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Nella maggior parte dei casi, infatti, chi sceglie un mutuo verde ha diritto a uno sconto sul tasso di interesse, normalmente pari allo 0,10 per cento. In Italia esistono mutui verdi che possono essere richiesti anche per l’acquisto di abitazioni non efficienti dal punto di vista energetico, ma da riqualificare: in questo caso, lo sconto sul tasso non viene concesso all’atto di acquisto della casa, ma solo al miglioramento delle prestazioni dell’immobile.

mutui green
© Facile.it – Mutui.it

Quali sono le regioni dove la richiesta è più elevata

Nel 2022, quattro domande su dieci sono state presentate da cittadini sotto i 36 anni. Trentino-Alto Adige (10,51%), Friuli-Venezia Giulia (8,68%), Umbria (7,81%), Sicilia (7,63%), Lombardia (7,62%) e Veneto (7,61%) sono le regioni dove, in termini percentuali, la richiesta è più elevata.


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