Le Regioni chiedono di destinare il surplus del gettito all’abbattimento del costo delle bollette

La Conferenza delle Regioni ha redatto un documento contenente delle proposte per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare il caro energia.

  • Con i prezzi dell’energia alle stelle, il tessuto produttivo italiano è a rischio.
  • L’allarme arriva dalla Conferenza delle Regioni che chiede di adottare misure contro l’aumento delle bollette e di investire nelle rinnovabili.

Conferenza delle Regioni

La Conferenza delle Regioni, organismo di coordinamento fra i presidenti delle giunte regionali e delle province autonome, chiede di destinare il surplus del gettito all’abbattimento del costo delle bollette emesse.

“L’emergenza energetica che sta vivendo il Paese è senza precedenti e sta mettendo in seria difficoltà l’intero tessuto produttivo. Per questo occorre far fronte alle esigenze di aziende e famiglie con un’azione condivisa Governo–Regioni”, hanno dichiarato Mirco Carloni, vicepresidente delle Marche, e Anita Pili, assessora della Sardegna, entrambi rappresentanti della Conferenza.

In dodici mesi il costo dell’energia è aumentato di oltre il 300 per cento mentre, rispetto alla media del periodo 2015-2019 (20 euro/MWh), il prezzo del gas è salito del 1.500 per cento (300 euro/MWh). E non è l’unico problema: i rincari hanno toccato in maniera trasversale non solo le materie prime (minerali, energetiche, vegetali), ma anche i semi-lavorati (dagli alimentari alle fibre tessili, fino alle materie plastiche). E, in alcuni casi, hanno raggiunto rialzi a doppia cifra già da fine 2021.

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Le proposte della Conferenza delle Regioni

Le Regioni hanno approvato un documento che contiene sia proposte da concretizzare in questa fase di emergenza sia interventi di medio-lungo periodo.

Fra i provvedimenti più urgenti, si suggerisce di ampliare la platea dei beneficiari del credito di imposta, estendendolo anche alle imprese non energivore, e potenziare la misura del microcredito liquidità. Grande importanza viene data alle rinnovabili: si propone di favorire iniziative volte ad accelerare gli interventi di connessione/allacciamenti alla rete elettrica nazionale per le FER; e di offrire garanzia pubblica al 100% alle imprese per l’accessione di finanziamenti destinati all’installazione di impianti FER, purché arrivino a coprire almeno il 50% del fabbisogno energetico aziendale.

Fra gli interventi di medio-lungo periodo, invece, le Regioni chiedono di definire misure specifiche per incentivare l’auto-produzione di energia rinnovabile delle imprese; accelerare provvedimenti che possano favorire la rapida installazione di impianti fotovoltaici anche mediante la definizione di criteri per le aree idonee; ampliare la platea dei beneficiari del bonus energia estendendolo anche ai nuclei familiari con ISEE fino a 30mila euro; istituire il reddito energetico nazionale; rafforzare e rendere strutturali le politiche di efficienza energetica nel residenziale e nelle attività produttive.


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