Nel 2019 gli italiani hanno risparmiato in bolletta 250 milioni di euro, pari a 1.250 GWh, e hanno contribuito a ridurre di 2,9 milioni di tonnellate la CO2 in atmosfera ricorrendo all’ecobonus, il meccanismo che incentiva l’efficienza energetica negli usi finali.
I numeri dell’ecobonus nel 2019
Questi e altri numeri sono presenti nel “Rapporto annuale sull’efficienza energetica”
e nel “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, rispettivamente alla nona e undicesima edizione, redatti dall’Enea.
Solo nel 2019 gli italiani hanno effettuato oltre 395 mila interventi di efficienza energetica. Per la maggior parte, si tratta di: sostituzione dei serramenti; installazione delle caldaie e delle pompe di calore; coibentazione di solai e pareti; riqualificazione globale degli immobili; schermature solari. L’anno scorso sono stati spesi 3,5 miliardi di euro per interventi di riqualificazione energetica. Dal 2007, anno in cui il meccanismo dell’ecobonus è stato introdotto, il risparmio complessivo supera i 42 miliardi. Cifra vertiginosa anche quella dell’energia risparmiata: 17.700 GWh.
Con il bonus casa, la detrazione al 50%, sono stati effettuati circa 600 mila interventi. Il risparmio complessivo supera 840 GWh l’anno.
Conto termico e certificati bianchi
Risultati positivi anche per il conto termico e i certificati bianchi. Nel primo caso, c’è stata una crescita delle richieste del 68% rispetto al periodo 2013-2018 per un totale di 114 mila totali. Rispetto all’anno precedente l’aumento è stato del 29% per un totale di 433 milioni di euro. Nel secondo, i Tee hanno consentito un risparmio annuale di 3,1Mtep dal 2011.
Efficienza in edilizia
L’obiettivo complessivo di risparmio energetico fissato per il 2019 dal Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica e la strategia energetica nazionale non è stato raggiunto completamente, ma solo per il 77,2%. Fanalino di coda il terziario, pubblica amministrazione compresa, che è a meno di un terzo dal target, ossia al 29,4%. Buoni risultati, invece, per il residenziale, l’industria e i trasporti. Le diagnosi energetiche hanno contribuito al raggiungimento di questi risultati: a dicembre del 2019 sono state presentate 11.200 diagnosi.
Povertà energetica
Anche le politiche per l’efficienza energetica possono rappresentare una risposta concreta al problema della povertà energetica, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico degli immobili, sottolinea l’Enea. Per stimare il fenomeno, l’Agenzia ha adottato uno strumento ispirato alla misura Lihc (Low income – high costs), impiegata dal Governo britannico, per evidenziare il legame tra la povertà energetica e la situazione economica delle famiglie.
I progressi compiuti nel campo dell’innovazione tecnologica fa ben sperare nel raggiungimento dell’obiettivo europeo di riqualificazione edilizia dell’1,2%, contro lo 0,4% odierno. Target che, unito all’incertezza portata dalla pandemia globale di Covid-19, richiede una ridefinizione di spazi e abitazioni all’insegna della salute e della sostenibilità per raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica al 2050.
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