Il nuovo decreto sui certificati bianchi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2021, fa ben sperare nel rilancio degli investimenti in efficienza energetica che, come sottolinea Dario di Santo, managing director della Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, è uno dei pilastri della decarbonizzazione dei settori trasporti, edilizia e residenziale.

Come evidenziato oggi dal managing director della Fire, durante l’evento promosso dalla federazione Certificati Bianchi: titoli di efficienza energetica a portata di mano, il tanto atteso decreto scioglie alcuni nodi relativi allo strumento seguendo il principio dell’ energy efficiency first poggia su una decisione ponderata e che bilancia diversi aspetti, come formazione, rendicontazioine, informazione e comunicazione.

slide di Dario di Santo
Un momento dell’evento della Fire sui certificati bianchi.

Cosa prevede il nuovo decreto sui certificati bianchi

In particolare, in merito agli obietti fissati per il periodo 2021-2024 il nuovo decreto sui certificati bianchi ha subito un ribasso del 60% rispetto a quanto previsto nel 2017, spiega l’ingegnere Mauro Mallone, della direzione generale per l’approvvigionamento, l’efficienza e la competitività energetica al Mite. Questo perché “la produzione di titoli negli ultimi anni si è molto ridotta, ha subito un calo di 5 milioni di titoli all’anno arrivando a 1,7 milioni nel 2020”. Mantenere l’obbligo per il 2020 di 7 milioni di Tee “avrebbe comportato l’emissione di un numero smisurato di certificati virtuali, che sono un mezzo per mantenere in equilibrio il mercato ma che non ci fa piacere emettere”.

slide Mallone
Cosa cambia con l’ultimo decreto sui certificati bianchi. Slide di Marco De Min di Arera.

Gli obiettivi del prossimo quadriennio, aggiunge Mallone, sono stati fissati “raccogliendo anche il parere delle regioni” e “le indicazioni degli operatori”. Fissano “un incremento simbolico al 2022 perché abbiamo previsto la possibilità di rivedere gli obiettivi quadriennali in corso d’opera”. A testimonianza dell’importanza assegnata allo strumento e della sua flessibilità, gli obiettivi ivi contenuti saranno allineati a quelli del Pniec, anche questo “in revisione”, e del pacchetto di misure per ridurre i gas climalteranti del 55% entro al 2030 rispetto ai valori pre-industriali.

slide Mallone
Una slide proiettata dal’ingegnere Mauro Mallone del Mite.

Il tavolo della discussione resta aperto sul tema delle aste, “mi aspetto dagli operatori, tra cui Fire, Gse ed Enea, delle idee su come è più opportuno organizzare questo meccanismo” per rilanciare lo strumento, che sconta un periodo in cui per i meccanismi di incentivazione si sono privilegiati gli automatismi.

Il contributo della regolazione

Le osservazioni sul meccanismo dei Tee contenute nelle memorie dell’Arera sono state per la maggior parte accolte, ha evidenziato Marco de Min della direzione mercati retail e tutele dei consumatori di energia. Il riferimento è al parere 153 e alla memoria 165 dell’Autorità. In merito ai Tee virtuali, ha sottolineato, “il nuovo decreto ha esplicitato il costo della flessibilità”. Del resto, ha detto, “la flessibilità ha un costo, questa è la cattiva notizia, quella buona è che la regolazione ha previsto in maniera affidabile meccanismi di recupero dei costi legati alla sovradisponibilità di titoli prevista a livello normativo”.

slide De Min
Andamento scambi in borsa. Slide Marco De Min, Arera

I pareri degli operatori sul meccanismo dei certificati bianchi

Riferendosi al meccanismo delle aste, l’energy manager di Hera Claudio Palmieri ha avanzato la possibilità “di allargarne i domini all’economia circolare e all’idrogeno” per implementare “un sistema ad aste sinergico e integrato con la borsa” utile a favorire la “ripresa della borsa e il graduale superamento dei tee virtuali”. Pasquale Monti, head of energy incentives – B2B – Enel X Italia, ha evidenziato le opportunità delle aste per la crescita della tecnologia degli elettrolizzatori, funzionali alla produzione di idrogeno rinnovabile, e gli impianti che usano metano.

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Efficienza energetica e idrogeno. Slide di Pasquale Monti, Enel X

L’avvocato Anna Maria Desiderà, partner associato di Rodl & partner, ha evidenziato alcuni dubbi legati alle pratiche di verifica e controllo: “Mi preoccupa la sanzione riguardo l’imprecisione della documentazione presentata” che consente la “decadenza per indisponibilità della documentazione”, motivo alla base dei numerosi contenziosi aperti negli ultimi anni dagli operatori con il Gse. Altri dubbi legati al tema della valutazione del fabbisogno energetico nel campo della trigenerazione e della cogenerazione sono stati invece avanzati da Marco Cuttica, senior sales engineer di AB Energy: “È difficile trovare sistemi di misura per la valutazione del fabbisogno termico”.

Prossimi passi

Convinto del valore di questi titoli è anche Luca Barberis, responsabile della direzione efficienza energetica del Gestore servizi energetici-Gse. L’apertura del meccanismo, ha ribadito, è testimoniato dalla “approssimazione successiva, per esempio l’ampliamento degli interventi ammissibili”. A breve il Gse conta di pubblicare una guida operativa e le schede di progetto a consuntivo con aggiornamento delle guide settoriali, di pubblicare la graduatoria dei progetti “altro” e di migliorare il portale dei certificati bianchi. Quest’ultimo passo vuole “consentire una presentazione più efficace dei progetti e una migliore gestione dell’interlocutorio procedimentale con gli operatori”, con l’auspicio sotteso di migliorare il dialogo e di snellire “la gestione dei procedimenti per massimizzare l’accoglimento e incrementare lo sviluppo e l’innovazione tra gli operatori”.

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Slide proiettata da Luca Barberis del Gse

Infine, il senatore 5 stelle Gianni Girotto, presidente della X Commissione, ha ricordato il sostegno profuso negli ultimi anni dal suo partito politico, in ultimo con “la proroga al 15 luglio 2021 per l’assolvimento degli obblighi relativi al 2020”. La volontà, ha ribadito, è di continuare a lavorare sul “meccanismo dei Tee virtuali”,sull’allargamento della tipologia di interventi” e sulla “riduzione degli obblighi”, punto sul quale “abbiamo scritto che ci vogliono obiettivi più ambiziosi”.


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Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste