Le aziende parte di Federdistribuzione che operano sia nel settore alimentare che non-alimentare, per ridurre i consumi energetici hanno deciso di condividere una serie di linea guida volontarie da applicare nei punti vendita e all’interno delle attività operative.
Le linee guida concepite continueranno ovviamente a tutelare il consumatore per quanto concerne la sicurezza alimentare e la gestione della catena del freddo.
Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione, ha dichiarato: “Per le aziende della Distribuzione moderna, che si sono contraddistinte per il servizio essenziale garantito nelle fasi più difficili di questi ultimi anni, è un impegno, preso volontariamente, per dare il proprio contributo a questo sforzo che vede coinvolto l’intero Paese. Seppur in un contesto caratterizzato da enormi difficoltà dovute al drammatico aumento del costo delle bollette, sul quale è necessario che il prossimo Governo intervenga immediatamente, le imprese del settore distributivo stanno sostenendo uno sforzo importante rivolto a tutelare il potere di acquisto dei consumatori e proseguono nel percorso di transizione verso un modello di efficienza energetica e di sostenibilità sul quale hanno già da tempo cominciato a investire”.
Le misure individuate dalla Distribuzione
Le misure individuate riguardano principalmente:
- l’abbassamento d’intensità dell’illuminazione all’interno dei punti vendita;
- l’ottimizzazione della climatizzazione caldo-freddo;
- interventi mirati sulle attività operative, volte a incrementare l’efficienza energetica complessiva;
- investimenti specifici per un maggiore livello di efficienza energetica, incentivando ad esempio l’auto-produzione di elettricità attraverso fonti rinnovabili.
Il ruolo dell’illuminazione
Per quanto riguarda l’illuminazione, questa può essere ridotta del 50% a negozio chiuso al pubblico e del 20% durante le fasce orarie critiche di consumo (08-12/18-20), anche in presenza del pubblico. Le insegne luminose andranno spente durante l’orario di chiusura del punto vendita o con spegnimento automatico a mezzanotte. Inoltre, andranno utilizzati impianti di illuminazione efficiente come il led. Importante anche l’orientamento delle luci: meglio scegliere superfici chiare o direzionare il fascio luminoso sulle aree di maggiore interesse.
La climatizzazione
Centrale è il tema della temperatura che va ridotta tra i 17-19 °C, prediligendo le porte d’ingresso house per evitare dispersioni termiche e sprechi energetici.
Per il raffreddamento, Federdistribuzione suggerisce di privilegiare gli impianti alimentati centralmente, mentre per la ventilazione molto utile è non dirigere il flusso d’aria verso gli armadi refrigerati e sfruttare il freddo delle zone refrigerate per convogliarlo nelle zone da raffreddare. Significativo anche l’apporto al risparmio dell’interruzione nelle ore notturne del riciclo d’aria e la riduzione della temperatura dell’acqua utilizzata all’intento del punto vendita.
Gli interventi di efficienza energetica
Gli investimenti futuri vanno sicuramente diretti verso impianti di refrigerazione ad alta efficienza energetica come quelli a basso Gwp, le pompe di calore per il riscaldamento e l’aria condizionata e l’autoproduzione di energia elettrica attraverso fonti rinnovabili.
Le attività operative
Ci sono poi tutta una serie di azioni da mettere in campo in fase di esercizio, come ad esempio, accertarsi della chiusura di porte e sportelli, coprire gli apparecchi refrigeranti che non dispongono di porte negli orari di chiusura, spegnere gli apparecchi e la luce al di fuori degli orari di apertura. Per quanto riguarda i frigoriferi, si consiglia di privilegiare attrezzature centralizzate che non riscaldino l’ambiente.
Se sono presenti banchi frigo con chiusure fisse, le centrali frigo vanno impostate sul risparmio energetico negli orari di chiusura e in assenza di personale. Infine, utilizzare le attrezzature a pieno carico, evitando isole espositive quasi vuote e in piena funzione può certamente contribuire in modo positivo sui consumi.
Intervenire sulle cotture
Anche ottimizzare le cotture di pane e gastronomia utilizzando i forni in fasce orarie a minor costo e a pieno carico può certamente influire sui costi energetici, così come razionalizzare le attività al di fuori degli orari di apertura al pubblico come le pulizie e il caricamento dei banchi.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.