Batterie sostenibili: una gigafactory da 40 GWh in Norvegia

Accordo tra Elinor Batteries e Morlus Technology: il vantaggio competitivo del Paese scandinavo

La conferma che il mercato delle batterie è in piena espansione arriva dalla Norvegia dove Elinor Batteries, che sta investendo nella realizzazione del primo modulo di gigafactory, ha sottoscritto l’accordo di partnership con la società cinese Morlus Technology, realtà high-tech specializzata nella ricerca e sviluppo di soluzioni storage per l’accumulo di energia.

La partnership garantisce a Elinor l’accesso a tecnologie all’avanguardia e competenze leader a livello mondiale e ciò, secondo le previsioni del player, garantirà la vendita commerciale di batterie competitive e sostenibili nel mercato europeo entro la primavera del 2025.

Batterie: gigafactory in Norvegia produrrà 40 GWh

L’obiettivo di Elinor è creare una catena di valore di settore nella regione nordica. Secondo l’Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia, il nuovo accumulo di energia è fondamentale per il 60% delle riduzioni delle emissioni necessarie nel settore energetico entro il 2030 e le batterie sono ad oggi la tecnologia energetica in più rapida crescita al mondo. L’accordo accelera i piani per la realizzazione della gigafactory che si occuperà della produzione di batterie nelle isole Orcadi.

L’azienda costruirà la fabbrica in moduli per limitare il rischio finanziario e tecnologico: a piena capacità, sarà in grado di produrre circa 40 GWh. I lavori relativi al primo modulo della gigafactory inizieranno nel 2024, con la prima produzione della fase 1 stimata per il 2026. Si prevede che tre moduli saranno in produzione entro il 2030.

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I vantaggi unici nel mercato globale delle batterie

L’accordo punta a produrre batterie ecologiche e a basse emissioni di carbonio. I moderni sistemi di batterie sono già utilizzati in molti contesti e la Norvegia è un Paese pioniere nel trasporto elettrico, con oltre mezzo milione di auto elettriche già in circolazione. Le funzioni e le capacità delle batterie sono tuttavia chiamate a maturare: l’accumulo di energia svolge un ruolo fondamentale nella transizione energetica.

La domanda di sistemi di batterie stazionarie nel Paese scandinavo è già in aumento, come per le stazioni di ricarica per traghetti e trasporti pubblici o per le batterie delle dimensioni di un container che forniscono energia ai cantieri edili. La previsione di Elinor è che, in pochi anni, i sistemi di batterie saranno anche in grado di alleggerire la rete elettrica di una città e di essere integrati in nuovi progetti di costruzione. In questo modo, i moduli di storage potranno contribuire ad affiancare la produzione di energia rinnovabile come solare ed eolica, alleggerendo al contempo una rete elettrica sottodimensionata. L’aumento della produzione di energia rinnovabile richiede infatti l’aggiornamento e l’espansione dell’infrastruttura di rete esistente per distribuire e incorporare l’energia in modo efficiente.

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