Anev: “Repowering eolico si scontra con il decreto Aree idonee”

Secondo le stime di WindEurope tra il 2023 e il 2030 saranno ripotenziati solo 5,6 GW di eolico.

Ripotenziando gli impianti obsoleti si potrebbe triplicare la produzione di elettricità di un parco eolico riducendo il numero di turbine. Tuttavia i progetti non si concretizzano: sulla base delle tendenze attuali e delle aspettative di mercato, WindEurope stima volumi molto bassi di repowering rispetto alle aspettative del settore. Sostenendo l’accordo sulle proposte per il ripotenziamento presentate dalla Commissione europea nel Pacchetto Energia Pulita, l’aspettativa è quella di adottare un approccio proattivo all’estensione della durata di vita di impianti obsoleti.

Per promuovere il repowering, l’associazione europea dell’energia eolica ha recentemente prodotto un documento in cui delinea le raccomandazioni politiche agli Stati membri, allineando gli approcci a livello continentale.

Anev: “Repowering in Italia si scontra con il decreto Aree idonee”

Le politiche di ripotenziamento contribuiranno a rendere l’UE un esempio per la gestione efficace della transizione energetica e consolidare la propria posizione nel settore delle energie rinnovabili: “Un quadro abilitante per il repowering e l’estensione della durata dovrebbe eliminare le barriere amministrative inutili e concedere risorse sufficienti e flessibilità nel prendere decisioni basate sul caso economico specifico del sito e del progetto” afferma WindEurope.

Ad oggi, solo sei degli Stati membri dell’UE hanno incluso le definizioni di ripotenziamento nella loro nazionale legislazione, sottolineando che solo un paese – l’Italia – ha varato incentivi per il repowering, anche se neanche uno Stato membro ha attuato procedure di autorizzazione più brevi per progetti ripotenziati.

Dato che per i parchi eolici già esistenti si ridurrebbe la necessità di trovare nuove posizioni libere o adatte ad accogliere un nuovo parco eolico, questa previsione pienamente condiva da Anev “si scontra con la recente previsione del decreto Aree idonee che invece lascia alle regioni la possibilità di definire come non idonee le aree dove insistono impianti eolici in funzione” afferma nella nota stampa l’associazione nazionale italiana per l’energia del vento.

WindEurope: solo 5,6 GW di eolico ripotenziati al 2030. Le proposte

Secondo le stime di WindEurope, tra il 2023 e il 2030, 83 GW di capacità eolica onshore raggiungeranno i 15 anni di età. Sulla base delle tendenze attuali e delle aspettative del mercato, si stima che 70 GW di questi saranno prolungati; 7,8 GW saranno smantellati e solo 5,6 GW saranno ripotenziati: un dato al di sotto delle aspettative. Ciò sarebbe dovuto a una rivalutazione della loro logica economica, poiché i progetti di ripotenziamento hanno spesso costi iniziali più elevati rispetto ai progetti greenfield, anche perché non esiste attualmente una catena di approvvigionamento completamente consolidata per riutilizzare e riciclare le vecchie turbine.

Il documento di proposta realizzato da WindEurope parte dal presupposto che il repowering sarà cruciale per raggiungere gli obiettivi europei di sicurezza climatica ed energetica entro il 2030. Le misure individuate prevedono per gli Stati membri:

  • utilizzare correttamente la definizione di ripotenziamento contenuta nella direttiva UE sulle energie rinnovabili e garantire che le misure politiche nazionali si applichino sia al ripotenziamento totale che a quello parziale come previsto dalla legislazione UE;
  • incorporare obiettivi di ripotenziamento nei loro piani nazionali per l’energia e il clima 2030 e nei piani regionali;
  • recepire al più presto le norme di semplificazione delle autorizzazioni per il ripotenziamento dal regolamento sui permessi di emergenza dell’UE e dalla revisione della direttiva UE sulle energie rinnovabili;
  • istituire bandi d’asta dedicati ai progetti di ripotenziamento in base alla realtà economica degli stessi;
  • dare priorità alle reti di connessione dei progetti di ripotenziamento poiché necessitano di un minore rinforzo della rete rispetto ad un nuovo progetto.

Anev auspica, infine, che il legislatore possa “provvedere a dare attuazione alla normativa di settore semplificando e favorendo l’azione di repowering anche nel nostro Paese” conclude nella nota stampa.

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