Alleanza contro la povertà energetica, lettera aperta sulla strategia nazionale

L'invio al Ministero della Transizione ecologica lo scorso 24 giugno

alleanza contro la povertà energetica logoIn vista della prossima realizzazione della Strategia nazionale contro la povertà energetica italiana e della messa in opera dell’Osservatorio, il network dell’Alleanza contro la povertà energetica hanno inviato al ministero della Transizione ecologica una lettera aperta. “L’intento è dare evidenza di come diversi approcci sinergici possano affrontare il fenomeno e guardare sia alla risoluzione immediata delle difficoltà date dalla problematica sia a favorire il consolidamento di un sistema Paese che possa così contenerla” sottolinea Agnese Cecchini founder dell’Alleanza contro la povertà energetica

La lettera, inviata il 24 giugno e resa pubblica ora, indica alcune misure per un contenimento immediato della povertà energetica, come l’estensione del Bonus in bolletta e il trasferimento degli Oneri alla fiscalità generale  a cui fanno seguito misure strutturali e migliorative sui consumi di poveri energetici e famiglie a rischio povertà, come la promozione dell’efficientamento energetico delle abitazioni e l’accesso ai finanziamenti a copertura di tali interventi.

Con le founder dell’Alleanza Camilla Calcioli e Agnese Cecchini hanno firmato la lettera: Anna Amato, ricercatrice Enea; Assoutenti; Canale Energia; Cittadinanzattiva; Katiuscia Eroe Legambiente; Fabio Gerosa Fratello Sole; Agatino Nicita CNR-ITAE; Enel Italia; Gruppo Italia Energia; Federconsumatori; avv. Emilio Sani, Studio Sani Zangrando; avv. Sarah Supino; avv. Benedetta Voltaggio.

Per contenere il fenomeno è importante allargare il piano di azione

Ci troviamo in una situazione di forte emergenza, che richiede il massimo impegno da parte del Governo, ma anche di Arera e delle aziende che operano nel mercato, al fine di arginare i rincari e sostenere le famiglie che si trovano in maggiore difficoltà. Ecco perché abbiamo chiesto misure urgenti necessarie per riformare il settore e sostenere le famiglie” ribadisce nella nota Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, associazione tra le firmatarie della lettera che ricorda anche un altro impegno della associazione: “Come Federconsumatori chiediamo inoltre di prolungare la rateizzazione senza interessi delle bollette energetiche e di attuare la sospensione dei distacchi per morosità”.

Per questo la lettera dell’Alleanza pone l’attenzione sull’estendere le misure di supporto non solo ai poveri energetici, ma anche alle famiglie prossime a rischio povertà. 

“Basti pensare – spiega il presidente di Assoutenti, Furio Truzziche oggi a causa dei fortissimi rincari registrati nel comparto alimentare, una famiglia è costretta a spendere in media 681 euro in più all’anno solo per l’acquisto del cibo, un aggravio di spesa insostenibile trattandosi di beni primari e che impoverirà i ceti meno abbienti”. 

Per contrastare questo fenomeno, occorre rendere gli incentivi a disposizione facilmente fruibili ed accessibili e contestualmente promuovere misure di carattere strutturale, come l’efficientamento energetico delle abitazioni delle persone in situazioni di povertà energetica e spesso vulnerabilità fisica, generando stabilmente benefici economici, ambientali e sociali” ribadisce Sonia Sandei head of electrification Enel.

Per agire serve mettere in campo quindi strumenti fiscali ma anche tecnologici e strategici come sottolinea Katiuscia Eroe responsabile energia Legambiente:Basterebbe puntare su efficienza energetica, elettrificazione dei consumi, comunità energetiche e fonti rinnovabili”

Non solo energia ma anche disagio sociale

La povertà energetica non viaggia da sola ed spesso accompagnata o anticipata da altri disagi per questo nel testo della lettera l’Alleanza pone molto l’accento su uno sguardo sociale che includa le azioni contro la povertà energetica. “La transizione energetica ha rilevanti implicazioni sociali ed economiche che se non adeguatamente considerate rischiano di lasciare fuori le classi sociali più deboli – rimarca Agatino Nicita, ricercatore CNR-ITAE, tra i brand ambassador dell’Alleanza L’Unione europea parla di “transizione giusta” ma molti cittadini sono poco coinvolti e rimangono ai margini di un processo di cui rischiano di pagarne solo le conseguenze senza averne alcun vantaggio”, conclude.

“Per effettuare interventi efficaci nel mitigare la povertà energetica occorre tener conto che i soggetti più deboli hanno difficoltà ad  avere consulenti qualificati e quindi hanno necessità di tempi lunghi per poter conoscere gli strumenti incentivanti e potersene servire” evidenzia Emilio Sani, Studio Sani Zangrando. Sia la disciplina a regime delle comunità energetiche che la stabilizzazione delle detrazioni fiscali garantiranno un supporto stabile nei prossimi anni. Se adeguatamente gestiti e promossi con risorse dedicate al supporto informativo e consulenziale, potranno dare un contributo effettivo a migliorare  almeno in parte le situazioni di disagio”.

Per farlo le comunità locali possono rappresentare lo strumento per raggiungere “soluzioni concrete” suggerisce Fabio Gerosa presidente di Fratello Solel’appoggio a chi incontra tutti i giorni le persone in difficoltà è essenziale per non lasciare indietro nessuno: ecco perché il terzo settore è un attore rilevante in questo cammino, sia per la concretezza delle risposte quotidiane che per la valutazione in prospettiva di come attuare le norme generali”.


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