Si è aperta il 12 marzo a Rho – Fiera Milano la 43esima edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la piattaforma mondiale di business dove le aziende del settore HVAC+R, delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e del mondo acqua incontrano nuovi clienti e rafforzano relazioni con chi progetta, realizza e installa impianti e sistemi per il comfort in ambito residenziale, commerciale e industriale, con un occhio attento alla sostenibilità.
MCE 2024, “Beyond comfort”
A inaugurare l’edizione 2024, intitolata “Beyond comfort”, è stato Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy, accompagnato da Roberto Foresti, Deputy General Manager di Fiera Milano; dal console generale della Repubblica di Polonia, Paese partner di quest’anno, e dal console generale dell’India.
“Rete e resilienza sono le parole chiave di questa edizione, che vede il coinvolgimento di oltre 1.700 aziende, il 60 per cento delle quali provenienti dall’estero. È importante puntare sulla cooperazione, per affrontare al meglio i grandi cambiamenti cui ci troviamo di fronte”, ha dichiarato Pierini.
“Il vostro è un settore cruciale della nostra economia. Eventi come questo sono di fondamentale importanza per promuovere il confronto e la collaborazione fra i membri del comparto, elementi essenziali per il progresso in ambito energetico”, ha commentato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.
Le novità di quest’anno
Fra le novità di MCE 2024 c’è l’Hydrogen Hub, un polo interamente dedicato alle tecnologie legate all’idrogeno. Saranno poi assegnati i primi MCE Excellence Awards ai sistemi più innovativi presentati in fiera e il primo Water Prix sul tema dell’Intelligent (use of) water.
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Gli investimenti nel settore dell’edilizia
Lorenzo Bellicini, direttore del Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell’edilizia (CRESME) ha presentato i dati del decimo rapporto congiunturale e previsionale sul mercato impiantistico in Italia. “Nel 2023, il PIL dei Paesi del G7 è cresciuto del 3,1 per cento. Ci si aspetta una crescita simile nel 2024, anche perché il settore delle costruzioni sta rallentando, nonostante sia in atto a livello globale un processo di urbanizzazione che non ha eguali nella storia”. Nel 2023, nel nord Europa, si è registrata una crisi degli investimenti in nuova edilizia residenziale. Le nazioni del Sudest asiatico, la Polonia, la Spagna e l’Australia sono attualmente le aree più interessanti per gli investimenti.
L’evoluzione del mercato impiantistico europeo e italiano
2023 e 2024 sono destinati a rappresentare anni di contrazione per il mercato impiantistico europeo, che assisterà invece a una fase di ripresa nel 2025. In Italia, dopo la pandemia, c’è stata un’espansione del mercato immobiliare, ma ora l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse ne stanno rallentando la crescita. Il Superbonus è stato utilizzato da tutto il mondo economico, ma le risorse sono andate in misura maggiore al settore dei servizi che a quello delle costruzioni.
Tra il 2002 e il 2019, comunque, il fatturato dell’impiantistica è aumentato del 60 per cento: la filiera è arrivata a valere 53,4 miliardi di euro e a rappresentare il 36 per cento della forza lavoro delle costruzioni. Nonostante nel 2023 l’installazione degli impianti nell’edilizia abbia registrato una flessione del mercato italiano del 4,2 per cento rispetto al 2022, la contrazione si è dimostrata inferiore alle attese. “L’edificio, che fino a ieri era un involucro, si sta trasformando rapidamente in un organismo”, ha rimarcato Bellicini.
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Il ruolo della Direttiva “case green”
La cerimonia inaugurale si è conclusa con una tavola rotonda che ha coinvolto Maurizio Marchesini, presidente di Assoclima; Davide Corradini, presidente nazionale CNA – frigoristi; Maurizio Lo Re, presidente di Angaisa; Fabrizio Capaccioli, presidente Green Building Council Italia; Giuseppe Lorubio, presidente di Assotermica.
Lorubio, da poco alla guida dell’associazione, ha descritto la Direttiva “case green” (EPBD), adottata oggi in via definitiva dal Parlamento europeo, come un’opportunità: “Deve aiutarci a fare un salto di qualità, guardando alla riqualificazione del parco immobiliare esistente e alla decarbonizzazione della fornitura di energia, puntando su un approccio di pluralità tecnologica. Dal punto di vista degli incentivi, bisogna guardare a stabilità e sostenibilità ambientale, economica e sociale: sfaccettatura, quest’ultima, che si traduce nella tutela dei cittadini più vulnerabili”.
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Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia, ha concordato sull’importanza di rendere gli edifici sempre più vivibili in un clima che cambia. E ha individuato nuove sfide su cui concentrare l’attenzione: “Si è lavorato molto sugli interventi volti a evitare la dispersione termica, ma c’è ancora molto da fare sul tema della dispersione idrica”.
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