Zero Sprechi, nasce la piattaforma per condividere le best practices sull’economia circolare

Il progetto presentato alla Camera dei Deputati, sotto l'egida del Ministero dell'Ambiente

Amiciterra Zerosprechi

L’economia circolare è centrale per disegnare le nuove politiche economiche e industriali europee, ma è ancora poco conosciuta. Nasce per questo il progetto “Zero- Sprechi – Verso l’economia circolare” che raccoglie in un sito on line best practices e falsi miti per diffondere conoscenze e aumentare la consapevolezza e il potenziale industriale di questo modello.

L’iniziativa realizzata dall’onlus Amici della Terra con il contributo del ministero dell’ambiente è stata lanciata stamattina presso la Camera dei Deputati.

Il sito zerosprechi.eu nasce per fare informazione ambientale qualificata basata sugli standard della divulgazione tecnico scientifica che va oltre le iniziative di carattere promozionale o simbolico, consente valutazioni oggettive attraverso l’uso di indicatori e offre strumenti adeguati a chi vuole formarsi un’opinione fondata sull’economia circolare” spiega l’ing. Monica Tommasi presidente di Amici della Terra che sottolinea come l’iniziativa rifugga da semplificazioni o approcci ideologici in quantol’economia circolare non deve servire a far dimenticare le condizioni attuali del nostro ciclo di produzione e consumo e, in particolare, del ciclo dei rifiuti urbani”.

A evidenziare la stretta sinergia con il MinAmbiente presente al lancio dell’iniziativa l’On. Vannia Gava sottosegretario per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare che ha sottolineato il ruolo centrale dell’economia circolare nella visione dell’ministero (nel tweet in diretta il discorso del sottosegretario) e ha ribadito l’intenzione di seguire l’evolversi del progetto così da cogliere e integrare suggerimenti utili. Rispondendo a quanto sottolineato da Monica Tomassi ad apertura dei lavori in cui si auspica una economia circolare che “come ogni nuovo indirizzo, sia modellato sulla realtà, offra soluzioni adeguate e graduali, cioè economicamente perseguibili e immediatamente praticabili”.

È l’esperienza intersettoriale difatti che può far fare un salto di qualità e di sviluppo in una visione circolare, come ha sottolineato Claudia Brunori del dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali Enea.

Non è un segreto come sottolinea dal pubblico Ecoplasteam che la filiera dell’#endofwaste sta aspettando di vedere affrontati i problemi di filiera.

Gli indicatori di circolarità

Il sito di Zero Sprechi raccoglie al suo interno un elenco di “buone pratiche” selezionato grazie a degli indicatori di circolarità predisposti e verificati da Leap, Laboratorio Energia e Ambiente di Piacenza partner tecnico dell’iniziativa.

Oltre alle best pratices sono disponibili le voci glossario, falsi miti e approfondimenti normativi e di documentazione sul tema.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.