Verso il Secondo Simposio delle Materie Prime Critiche di luglio

Il secondo appuntamento del ciclo di incontri OIMCE 2025 negli spazi dell’ENEA a Roma.

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In un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza delle forniture, l’Osservatorio Italiano Materie Prime Critiche Energia (OIMCE) sta guidando un percorso di approfondimento e confronto che culminerà nel Secondo Simposio Nazionale Materie Prime Critiche (CRM) a luglio 2025.

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Il ciclo di incontri preparatori, promosso da WEC Italia e Assorisorse, vede oggi, mercoledì 26 marzo, un altro passo avanti con il secondo tavolo tecnico dal titolo: “Il potenziale dell’ecodesign per il recupero di materie prime critiche”, ospitato dall’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Questo incontro segue il primo, tenutosi a febbraio, che ha gettato le basi per un’analisi approfondita delle sfide strategiche di queste risorse.

Il percorso di avvicinamento al Simposio Nazionale di luglio proseguirà con altri due tavoli tecnici nei prossimi mesi di aprile e maggio. I quattro appuntamenti del 2025 intendono confermare il ruolo dell’OIMCE come piattaforma di riferimento per il dialogo multidisciplinare e la condivisione di strategie innovative. L’obiettivo è coinvolgere un ampio network di istituzioni, università, centri di ricerca, associazioni industriali e aziende per affrontare le priorità del settore e delineare un percorso condiviso e sostenibile ai fini dell’approvvigionamento di materie prime critiche in Italia.

Primo tavolo tecnico: focus sulla rilevanza macroeconomica delle CRM

Un Momento Del Primo Tavolo Tecnico Presso La Banca DItalia
Un momento del primo tavolo tecnico presso la Banca d’Italia

Lo scorso 13 febbraio si era tenuto il primo appuntamento del ciclo di incontri 2025. L’evento inaugurale, ospitato dalla Banca d’Italia e riservato ai membri dell’Osservatorio, ha acceso i riflettori sulla rilevanza macroeconomica delle materie prime critiche, un tema sempre più centrale nello scenario della transizione energetica.

L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto e approfondimento sugli impatti economici della crescente domanda di materiali strategici a livello globale, come rame, nichel, cobalto, litio, terre rare, grafite. Il dibattito ha preso le mosse da uno studio della Banca d’Italia dal titolo “The potential macroeconomic relevance of critical materials: some preliminary evidence”.

L’incontro ha sollevato importanti interrogativi per le istituzioni economiche e finanziarie riguardo all’approvvigionamento di queste risorse strategiche, la cui rilevanza è destinata a crescere esponenzialmente con l’avanzare della transizione energetica. Si è evidenziato come, in uno scenario di forte sviluppo delle tecnologie pulite, il valore di mercato delle materie prime critiche potrebbe raggiungere livelli significativi, paragonabili a quelli del gas naturale.

Questo scenario rende cruciale un attento monitoraggio da parte delle istituzioni economiche per valutare i potenziali impatti su inflazione e stabilità macroeconomica. Sono state inoltre evidenziate le sfide geopolitiche e tecnologiche legate alla disponibilità e alla concentrazione delle risorse, nonché la volatilità dei prezzi e il rischio di interruzioni nelle forniture, fattori che potrebbero avere ripercussioni significative su settori strategici come quello energetico.

Secondo tavolo tecnico: l’ecodesign al centro, una chiave per il recupero delle CRM

Prosegue il percorso di approfondimento verso il Secondo Simposio Nazionale. Dopo il focus sulla rilevanza macroeconomica, il secondo appuntamento del ciclo di incontri pone l’attenzione sul potenziale dell’ecodesign per il recupero delle materie prime critiche.

LocandinaLa crescente fame di risorse strategiche imposta dalla transizione energetica e digitale rende l’ecodesign un approccio cardine per affrontare le sfide della loro gestione. Incorporare i principi della progettazione sostenibile nei processi produttivi significa ripensare i prodotti e i sistemi fin dalla loro concezione, con l’obiettivo di favorire il recupero e il riciclo dei materiali, ridurre gli sprechi e minimizzare l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita.

Il secondo appuntamento romano pone l’attenzione sull’importanza dell’ecodesign come strumento chiave per rafforzare l’autonomia strategica dell’Italia nel settore delle materie prime critiche. In accordo con le linee di intervento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che mira a sostenere il recupero e la valorizzazione delle catene del valore attraverso interventi mirati, l’obiettivo del tavolo tecnico di oggi è quello di approfondire i fabbisogni di queste risorse cruciali e il potenziale dell’ecodesign nel ridurre la domanda e promuovere un approccio più circolare e innovativo nei processi industriali.

Grazie al contributo di ENEA e alla partecipazione della comunità OIMCE, l’incontro rappresenta un’ulteriore opportunità di confronto tra istituzioni, esperti e portatori di interesse. Il dialogo interdisciplinare mira a delineare strategie nuove per affrontare le complesse sfide legate all’approvvigionamento e alla gestione sostenibile delle Materie Prime Critiche, in un quadro complesso per il futuro energetico e industriale del Paese.

I prossimi appuntamenti

Il percorso di avvicinamento prosegue nei prossimi mesi. Gli incontri vogliono essere un’occasione per l’Osservatorio e i suoi partner di approfondire tematiche chiave per il settore CRM: dall’estrazione mineraria al recupero, dall’ecodesign alla circolarità, dal contenimento dell’impiego all’impronta carbonica.

In attesa di ulteriori dettagli sul programma del Simposio, i prossimi mesi vedranno lo svolgimento di altri due tavoli tecnici:

  • Ad aprile l’attenzione si concentra sul “Recupero di materie prime critiche da scarti minerari”.
  • A maggio, argomento di discussione è la “Riduzione dell’impronta carbonica dei DSO, del contenimento dell’impiego di CRM e dell’applicazione dei modelli circolari”.
  • A luglio, il “Simposio Annuale OIMCE” vuole essere un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e condividere strategie.

 


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