Utilitalia e gestori del servizio idrico siglano il Patto per l’acqua

4 azioni di riforma a sostegno di politiche nazionali a tutela della risorsa idrica

Un Patto per l’acqua utile a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide. È il pacchetto di proposte presentato il 25 settembre da Utilitalia e dai gestori del servizio idrico nell’ambito del Festival dell’Acqua di Firenze.

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Sono quattro le azioni di riforma tese alla riduzione della frammentazione, all’introduzione di parametri di verifica gestionale, al consolidamento industriale del settore e a un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

Acqua: garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change

In un contesto che vede la disponibilità della risorsa acqua aggravarsi a causa degli effetti del cambiamento climatico, l’alleanza mira a rendere possibile la crescita del comparto per “garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change” si legge nella nota stampa, chiedendo al Governo di “accompagnare questo percorso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere”.

Quattro le azioni di riforma indicate nel Patto:

  1. superare le gestioni in economia;
  2. rafforzare le capacità gestionali;
  3. favorire le aggregazioni;
  4. sostenere un approccio integrato.

Con riferimento alla prima azione, superare le gestioni in economia, Utilitalia e i gestori del servizio idrico indicano di completare l’immediato trasferimento delle funzioni alle Regioni e garantire il mantenimento delle stesse per tutta la durata dell’affidamento: il patto prevede l’impegno delle imprese a intervenire a supporto dei territori ancora non gestiti a livello industriale.

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Massimizzare capacità gestionali, aggregazioni e approccio integrato

Per rafforzare le capacità gestionali, è necessario introdurre un chiaro processo di verifica periodica della qualità e dell’efficienza della gestione e della capacità di finanziamento e di realizzazione degli interventi, sulla base dei parametri Arera.

Con l’obiettivo di favorire le aggregazioni, è opportuno facilitare i processi di aggregazione tra le aziende mettendo al centro la gestione ottimale della risorsa idrica e per fare ciò la responsabilità dei gestori è quella di consolidare le capacità industriali e gestionali per elevare il complessivo livello di investimenti e di qualità del servizio.

Infine, per sostenere un approccio integrato, viene indicata come opportuna la necessità di abilitare la gestione industriale delle imprese del settore idrico integrato, in coordinamento con gli altri settori, fino alle infrastrutture a servizio dei diversi usi della risorsa, da quello agricolo a quello dell’industria. Per portare ad effetto tale azione di riforma, le realtà promotrici del Patto dichiarano di impegnarsi a realizzare e rafforzare le infrastrutture necessarie al riuso delle acque, alla gestione sostenibile delle acque meteoriche, al recupero di energia e di materia, al drenaggio urbano e agli invasi ad uso plurimo.

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