- L’anno scorso, Ecolamp ha raccolto 2.652 tonnellate di RAEE.
- Ha così garantito il riciclo di sorgenti luminose esauste e apparecchi di illuminazione a fine vita.
- Le regioni più virtuose sono Lombardia, Veneto e Lazio, ma bisogna migliorare ulteriormente.
Nel 2022, Ecolamp ha raccolto 2.652 tonnellate di RAEE, fra cui sorgenti luminose esauste (il 55%) e piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (il 45%). A renderlo noto è il consorzio stesso, in una nota pubblicata il 15 marzo.
Ecolamp ha provveduto al riciclo di 1.464 tonnellate di sorgenti luminose esauste (R5), conferite dai centri di raccolta comunali e dai privati cittadini (65%), oltre che dagli utenti professionali che usufruiscono dei servizi messi a disposizione dal consorzio (35%). Inoltre, sono state recuperate 1.188 tonnellate di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione a fine vita (R4).
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La necessità di un cambio d’approccio strutturale, le proposte Ecolamp
Dati positivi che, tuttavia, non sono in linea con gli anni passati. “Nel 2022, per la prima volta dopo otto anni, la raccolta dei RAEE in Italia ha registrato una leggera flessione, osservata anche da Ecolamp. I dati sembrano suggerire la necessità di un cambio di approccio strutturale che sappia nuovamente intercettare flussi crescenti di rifiuti elettrici ed elettronici”, commenta Fabrizio D’Amico, direttore generale del consorzio. Che, in quest’ottica, “si propone di sviluppare soluzioni che rispondano sempre meglio alle esigenze di conferimento di una molteplicità di soggetti detentori di RAEE e di continuare a sensibilizzare tutti gli attori potenzialmente coinvolti”.
Le regioni più virtuose, in base ai dati Ecolamp, sono Lombardia (316 tonnellate), Veneto e Lazio (177 tonnellate). Le province di Milano, Roma, Latina e Bergamo sono quelle che hanno avviato a riciclo il maggior numero di sorgenti luminose esauste.
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