Durante il lockdown i rifiuti da imballaggi in plastica sono cresciuti dell’8%. Nel bimestre marzo-aprile 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, gli italiani hanno acquistato soprattutto generi alimentari imballati o da asporto e hanno effettuato più acquisti su internet. In parallelo è cresciuta anche la quantità dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo e valorizzati tramite recupero termico.
Raccolta rifiuti: sistema provato
I dati sono contenuti nello studio avviato dal consorzio nazionale Corepla e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. La prima parte della ricerca è stata presentata il 14 luglio nel primo dei Corepla green talks “Raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica, un’opportunità di crescita sostenibile per il Paese • Gli effetti del Covid-19 sulla filiera della gestione dei rifiuti di imballaggi in plastica”.
Nello stesso periodo, prosegue il rapporto, i consumi si sono ridotti del 4% e la produzione di rifiuti urbani del 10-14%. Anche l’esportazione dei rifiuti urbani è calata: 16.000 tonnellate sono stati bloccate. La paralisi dei cantieri, inoltre, non ha permesso di usare la porzione di imballaggi non riciclabili meccanicamente, il cosiddetto Plasmix.
“La chiusura di alcune attività e le difficoltà negli spostamenti hanno messo in evidenza un’eccessiva dipendenza del sistema dalle esportazioni che si è tradotta, tra l’altro, in una nuova crescita del conferimento in discarica e avvio a termovalorizzazione”, evidenzia Corepla in nota stampa. Il sistema ha resistito grazie a decisioni straordinarie prese in un momento di grande criticità. D’altro canto, sono emerse con maggiore forza “le carenze strutturali impiantistiche e del mercato nazionale delle materie prime seconde”.
Rifiuti imballaggi in plastica: dati 2019
Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i dati riferiti al 2019. 1.370.000 le tonnellate di plastica raccolte in modo differenziato, il 13% in più rispetto al 2018. Il valore complessivo ha raggiunto i 760 milioni di euro: 400 mln il corrispettivo riconosciuto da Corepla ai comuni italiani, o ai loro operatori delegati, e oltre 185 mln destinati agli impianti che selezionano gli imballaggi dividendo la plastica per polimero.
“Un risultato mai raggiunto prima per gli oltre 7.000 comuni che hanno avviato il servizio di raccolta”, dichiara in nota stampa il presidente di Corepla Antonello Ciotti. Corepla registra un nuovo record in termini di quantità trattata: il valore procapite medio annuo è di 22,8 kg e un picco di 31 kg in Valle d’Aosta e Sardegna. Sono 7.345 i Comuni serviti, il 92%, e 58.377.389 i cittadini coinvolti.
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