Il 2020 è stato un anno difficile ma che ha evidenziato una forte resilienza per il settore della raccolta Raee e pile e accumulatori. E’ quando evidenzia a Canale Energia Alberto Canni Ferrari, procuratore speciale del Consorzio Erp Italia “Non posso nascondere che ci sono state delle difficoltà, soprattutto nel periodo iniziale, ma il sistema ha risposto alla grande. Abbiamo recuperato il terreno perso nei primi mesi della pandemia e di questo dobbiamo ringraziare tutti gli attori della filiera” (nel video l’intervento completo).
Un elemento che emerge dai dati messi a segno dal Consorzio nel 2020 rispetto i Tmi (Tempi massimi di intervento, parametri fissati dai centri di coordinamento per determinare i tempi di raccolta). “Abbiamo rispettato i parametri minimi di qualità richiesti. Basti pensare che mediamente nel Raee ci siamo attestati sempre sul 98,87%. Mentre nelle pile e accumulatori abbiamo fatto di più, arrivando al 99,3%. Siamo veramente soddisfatti del servizio reso nel 2020 anche da questo punto di vista”.
Altro elemento che ha seguito a pieno gli standard e che segna la salute del sistema è il rapporto tra recupero dei Raee e invio alla produzione energetica. “L’intervento principe resta il recupero della materia prima i cui dati sono anche superiori a quanto richiesto dall’Europa” sottolinea Canni Ferrari, a cui segue la produzione energetica e, ultimo, il conferimento in discarica. “Come consorzio e partner della filiera, riusciamo ad assicurare questi livelli con tranquillità”.
Transizione ecologica ed economia circolare, “nuovo” ministero e “vecchie”…
Il cambio di ministero sicuramente rappresenta un momento importante nel settore e, per quanto alcune richieste storiche di miglioramento del servizio sono sempre lì, non manca anche uno sguardo ai nuovi piani di investimento. “Recentemente abbiamo trasmesso alla Commissione territorio, ambiente e beni ambientali del Senato della Repubblica le nostre osservazioni sul Piano di transizione ecologica. In questo documento abbiamo rimarcato la necessità di implementare interventi di miglioramento e correttivi su sistemi Raee e pile e accumulatori” spiega il Procuratore speciale del Consorzio Erp Italia. “Abbiamo chiesto un’attenzione al rafforzamento delle strutture di raccolta sul territorio. Sappiamo che ci sono delle carenze strutturali. Abbiamo chiesto di porre attenzione ai Raee che per vari motivi vengono gestiti come metalli, non rientrando così in rendicontazione di materiali trattati per la comunità europea. Inoltre abbiamo posto l’attenzione sul mercato dell’usato che spesso viene ricondizionato e rivenduto all’estero e di cui si perdono i volumi”.
Altro punto importante la necessità di un coordinamento tra la disciplina dei Raee e dei sistemi pile e accumulatori. “Serve coerenza tra le due filiere” spiega Canni Ferrari “che adesso non c’è”. Manca un documento per pile e accumulatori che armonizzi quanto previsto per lo statuto dei sistemi collettivi sui Raee.
…e nuove” esigenze tra Raee, pile e accumulatori
Tra le nuove esigenze uno sguardo all’evoluzione necessariamente richiesta dalla transizione ecologica che “dovrà consentire al Paese di fare un passo avanti rispetto all’economia circolare e alle nuove filiere dal punto di vista normativo”. Per questo “riteniamo sia doveroso stimolare investimenti che consentano di migliorare la raccolta e il riciclo su alcune tipologie di rifiuto dove oggi sembra che non ci siano sufficienti garanzie”. Nello specifico il Consorzio Erp mette il punto sulle batterie al litio “dove dovremmo identificare delle soluzioni che possano consentire, quando saranno rifiuti, lato trattamento una gestione adeguata”.
Ricerca e sviluppo sui nuovi conferimenti di batterie al litio
Su questo Canni Ferrari ci anticipa che il Consorzio ha delle idee in cantiere, per cui è stata indentificata una funzione dedicata a ricerca e sviluppo all’interno della struttura. Necessario anche “prevedere misure che consentano di estendere il principio della responsabilità estesa del produttore a nuove filiere, replicando modelli virtuosi che hanno già dimostrato di funzionare bene”.
Ci aspetta quindi un 2021 ricco di promesse che, per quanto ha toccato poco il comparto del Consorzio “dovrà essere l’anno della ripresa per tutti i settori”. Sarà fondamentale avviare un “percorso virtuoso di investimenti nel nostro Paese, per cui confido che il Governo faccia delle scelte giuste rispetto su quali attività investire e spingere nel prossimo futuro” auspica Alberto Canni Ferrari, procuratore speciale del Consorzio ERP Italia.
I punti del documento sulle osservazioni sul Piano di Transizione Ecologica inviato a Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato
Nel documento è stata rimarcata la necessità di valorizzare gli attuali sistemi RAEE e RPA prevedendo interventi di miglioramento e semplificazione:
- Rafforzamento delle strutture di raccolta sul territorio soprattutto laddove si riscontrino delle carenze;
- Implementare soluzioni per la rendicontazione delle Aee gestite come rifiuti metallici o beni usati e spesso poi venduti all’estero;
- Semplificazioni normative per l’1 contro 1 e 1 contro 0;
- Rafforzamento delle regole e requisiti volti a garantire un corretto livello di concorrenza tra i sistemi collettivi;
- Necessità di coordinamento tra la disciplina Raee e Rpa, in merito ai requisiti in capo ai Sistemi Collettivi;
- Semplificazione degli oneri di tracciabilità in capo ai distributori di pile e accumulatori portatili;
- Inserimento di una specifica sanzione per i sistemi individuali relativi alla gestione di pile e accumulatori che non aderiscono al Cdcnpa;
- Introduzione di un sistema di garanzie finanziarie per accumulatori industriali con cicli di vita particolarmente lunghi al fine di assicurare la disponibilità di fondi adeguati al loro riciclo al momento della dismissione;
- Misure che consentano di aumentare la consapevolezza e quindi stimolino la partecipazione dei cittadini al corretto avvio dei rifiuti al riciclo
È anche importante pensare alle nuove necessità:
- prevedendo misure che consentano di estendere il principio della responsabilità estesa del produttore a nuove filiere, cercando peraltro di replicare modelli virtuosi che hanno già dimostrato di funzionare bene;
- stimolare investimenti che consentano di efficientare ulteriormente la fase di riciclo e identificare soluzioni che oggi mancano in Italia o che comunque non sembrano sufficienti a garantire la gestione che l’impatto che la dismissione di alcuni prodotti comporterà (si pensi al fotovoltaico o alle batterie al litio, sempre più presenti nelle apparecchiature ma anche nella mobilità leggera e nel settore automotive).
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