RAEE: diminuisce il tasso di raccolta, a fronte di un maggior numero di AEE sul mercato

Ci si aspetta un regolamento europeo che possa uniformare la gestione di questo tipo di rifiuti. Ecco quanto emerso al webinar organizzato dal CdC RAEE

La pubblicazione dell’ultimo report del Centro di Coordinamento (CdC) RAEE, il 24 giugno, è stata preceduta da un webinar sulle attuali sfide legate alla gestione di questo tipo di rifiuti.

Enrico Zangirolami, Technical & Innovation manager del CdC RAEE, ha svelato prima di tutto come, nel 2023, il tasso italiano di raccolta dei RAEE si sia fermato al 30,24 per cento: un dato in peggioramento rispetto al 2022 e lontano dall’obiettivo europeo del 65 per cento.

Questo è dipeso però anche dall’aumento del numero di AEE immesse sul mercato (pari a 1.688.742 tonnellate), a fronte di circa 510.708 tonnellate di RAEE gestite (366.909 di RAEE domestici e 143.798 di RAEE professionali).

RAEE domestici webinar CdC RAEE
Tipologie di RAEE domestici

L’aggiornamento degli standard tecnici a cura del CENELEC

“È in atto un processo di aggiornamento e chiarificazione degli standard generici, così da renderli fit for use”, ha spiegato Bart in ‘t Groen, membro del Working Group 6 (WG6) del Comitato europeo di normazione elettrotecnica (CENELEC). Il WG6 è responsabile della pubblicazione degli standard tecnici per il trattamento dei RAEE in Europa, redatti grazie alla partecipazione di vari comitati nazionali che riuniscono i principali stakeholder di riferimento.

L’adozione da parte degli Stati membri è volontaria, ma molti Paesi li hanno resi obbligatori. Gli standard riguardano l’intero ciclo di vita dei RAEE, dalla generazione alla raccolta, dal trasporto al trattamento, dall’esportazione al riutilizzo. Tali rifiuti contengono infatti delle sostanze tossiche, come cadmio e mercurio, che devono essere correttamente trattate. Ci sono tanti operatori coinvolti, cosa che rende necessario un attento monitoraggio delle operazioni.

“La direttiva sui RAEE, inoltre, ha stabilito degli specifici target relativi all’economia circolare: l’adozione degli standard ha permesso di definire metodi comuni per calcolare i tassi di recupero e riciclo, così da creare un campo di gioco paritario sul territorio europeo”, ha concluso Bart in ‘t Groen.

RAEE
Standard CENELEC

La revisione della direttiva europea

“Esiste un’unica direttiva, ma sono diverse le applicazioni a livello nazionale. Questo complica la situazione”, ha aggiunto Julie-Ann Adams, CEO European Electronics Recyclers Association (EERA). “Dalla nuova Commissione ci aspettiamo una proposta di regolamento, che possa rendere l’approccio più armonico”: mentre le direttive stabiliscono degli obiettivi che i Paesi dell’UE devono conseguire, lasciando loro il compito di decidere come farlo, i regolamenti sono atti giuridici vincolanti che devono essere applicati integralmente sull’intero territorio dell’Unione.

“Si auspica un aumento dei punti di raccolta e una distribuzione più equa, che coinvolga anche le aree rurali. Servirebbe anche un’armonizzazione degli standard ambientali volti a limitare l’inquinamento. Anche il Regolamento sulle materie prime critiche stabilisce degli obiettivi sfidanti per il 2030, ma per centrarli è necessario capire prima qual è il punto di partenza. Di grande importanza è anche la nascita di partnership fra riciclatori e produttori per favorire il riutilizzo dei materiali recuperati. Le batterie rappresentano una grossa preoccupazione per i riciclatori; quindi, è un altro tema da affrontare con attenzione”, ha concluso Adams.

Leggi anche: Rifiuti elettronici, una filiera strategica da ottimizzare

Il tema delle batterie e degli incendi da esse causati

A questo proposito, c’è stato modo di parlare anche del tema degli incendi: quando si fa riferimento alle batterie, non si deve pensare solo a quelle delle auto elettriche, ma anche a quelle comunemente impiegate in dispositivi come telecomandi o radiosveglie.

Gli incendi da esse causati nei camion adibiti alla raccolta dei rifiuti e nelle discariche del Regno Unito sono stati più di 1.200 nel 2023, in aumento del 71 per cento rispetto al 2022: lo ha spiegato Scott Butler, direttore esecutivo dell’organizzazione Material Focus che, nell’ambito della campagna Recycle your electricals, ha lanciato un’iniziativa per sensibilizzare i cittadini sulla pericolosità di questi roghi, fra cui l’aumento dell’inquinamento atmosferico.

Nel Regno Unito, solo nell’ultimo anno, sono state gettate via 1,6 miliardi di batterie, più di tremila ogni minuto, compresi oltre 1,1 miliardi di apparecchiature elettriche contenenti batterie nascoste agli ioni di litio. Per una corretta gestione dei RAEE diventa quindi fondamentale il contributo di tutti, dal singolo cittadino alle istituzioni europee.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.