Sono 1.800 le tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti Raee) raccolte e trattate nel primo semestre del 2021 dal consorzio nazionale Ecolamp. Di queste 903 appartengono alla categoria dei piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e apparecchi di illuminazione giunti a fine vita (raggruppamento R4) e 897 con riferimento alle sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5).
Rispetto al primo semestre dello scorso anno, dove in piena emergenza sanitaria si era assistito a una flessione della raccolta differenziata – che aveva sfiorato addirittura l’80% rispetto al 2019 – nei primi sei mesi del 2021 la raccolta dei Raee ha registrato numeri in crescita con un incremento del 12%.
La raccolta delle sorgenti luminose. Il focus.
Per quanto riguarda le lampadine (R5), il principale raggruppamento in cui opera il consorzio, sono 518 le tonnellate di rifiuti conferite dai privati cittadini presso i centri di raccolta su tutto il territorio nazionale. Altre 379 sono state invece gestite attraverso i servizi volontari messi a disposizione, sempre dal consorzio, per installatori e altri operatori professionali.
La fotografia della raccolta sui territori di Ecolamp
Sono tre le regioni italiane a trainare il 45% della raccolta di lampadine, per un totale di 406 tonnellate gestite: al primo posto si conferma la Lombardia, con 206 tonnellate, seguita da Veneto (108), Lazio (93), Emilia-Romagna (90) e Toscana (72). In crescita, rispetto ai dati dello scorso anno, la raccolta nelle Marche (38) e in Liguria (22). Numeri positivi anche per la Campania che, con 41 tonnellate, si posiziona prima tra le regioni del Mezzogiorno seguita dalla Puglia con 36.
Valori in crescita per la Valle d’Aosta che nei primi sei mesi dell’anno ha raccolto 3 tonnellate di sorgenti luminose, registrando un aumento del 59% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Positivi i dati anche dell’Abruzzo che con 16 tonnellate segna un incremento del 45%.
Per quanto riguarda le province, sul podio si conferma, anche per questo semestre, la provincia di Milano con 63 tonnellate, seguita da Roma (46), Latina (41), Bergamo (39), Torino (31), Bologna (26), Pisa e Monza e Brianza che, con 25 tonnellate ciascuna, entrano per la prima volta nella top ten. Queste province, insieme a Treviso (24) e Brescia (21) rappresentano più di un terzo della raccolta (38%) di lampadine esauste, ovvero 341 tonnellate.
Allargando lo sguardo alle altre province, Napoli, che ha avviato a riciclo 18 tonnellate (2 in più dello scorso anno), e Bari (13) restano le prime due provincie del Mezzogiorno, rispettivamente in quindicesima e diciottesima posizione su scala nazionale.
A livello generale, tra i dati più interessanti divulgati da Ecolamp, si rileva che la provincia di La Spezia, con 4 tonnellate, ha raddoppiato la raccolta rispetto allo scorso anno; Reggio di Calabria, Cosenza e Catanzaro ne hanno raccolte 2 a testa, coprendo insieme il 75% della raccolta regionale. Campobasso, che ha raccolto 907 chili di lampadine, segna quasi il doppio rispetto all’anno precedente.
Anche Macerata (15) cresce e raggiunge il sedicesimo posto. Catania, infine, è la prima tra le province insulari, guadagnando la ventesima posizione con 12 tonnellate.
A commentare i dati è Fabrizio D’Amico, direttore generale del consorzio Ecolamp, che nel tracciare la linea dei prossimi mesi, per una crescita nella quantità e nella qualità della raccolta, auspica che “gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito delle filiere del riciclo, possano favorire e sostenere il percorso dal Paese nel raggiungimento degli obiettivi di recupero dei Raee”.
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