Raccolta di pile portatili, in Italia è al 37% (lontana dai target UE)

I numeri del Consorzio Erion Energy: con il riciclo evitate 1.100 tonnellate di CO2

Nel 2024, Erion Energy, il Consorzio dedicato alla gestione dei rifiuti di pile, ha gestito su tutto il territorio nazionale 5.719 tonnellate di materiali, in calo del 3% rispetto al 2023. Un dato che conferma la difficoltà del contesto italiano sul fronte del raggiungimento degli obiettivi di raccolta fissati dall’UE che, nel caso delle pile portatili, ad esempio, è pari al 37% a fronte di un target europeo di raccolta fissato al 63% (da raggiungersi entro il 2027). L’Italia si trova in bassa classifica rispetto ad altri Paesi europei come Spagna (44,6%), Germania (50,7%) e Francia (56,8%).

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Foto di Roberto Sorin su Unsplash.

Riciclo pile portatili ha evitato 1.100 tonnellate di CO2

Il trattamento dei rifiuti ha comunque permesso di riciclare: oltre 2.400 tonnellate di piombo, pari al peso di 246 nuove batterie al piombo; più di 1.400 tonnellate di ferro, equivalenti a più di 148.000 cerchioni di automobile; 427 tonnellate di zinco, pari a quasi 75.000.000 di monete da 1 euro e 42 tonnellate di alluminio, pari a oltre 49.000 moka di caffè.

Inoltre, si è evitata l’emissione in atmosfera di 1.100 tonnellate di CO2 (corrispondenti a quelle assorbite in un anno da un bosco grande quasi quanto 170 campi da calcio), con un risparmio di oltre 2.800.000 di kWh (pari al consumo elettrico annuo di circa 620 famiglie italiane costituite da 4 persone), e più di 993.000 metri cubi di acqua (pari al volume di quasi 400 piscine olimpioniche).

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Progetto Energia al Cubo nelle città italiane: educare al riciclo

Il Consorzio si è inoltre impegnato nella promozione del progetto Energia al Cubo, l’iniziativa promossa in collaborazione con alcune aziende municipalizzate per portare nelle case degli italiani le buone pratiche di raccolta delle pile portatili, un esempio virtuoso di educazione delle nuove generazioni sull’importanza del corretto conferimento e del riciclo delle pile a fine vita viene evidenziato nella nota stampa.

Nel 2024 il progetto ha coinvolto cinque città italiane: Foggia, Pozzuoli, Quartu Sant’Elena, Roma e Verona, permettendo la raccolta di oltre 5.300 kg di batterie portatili esauste, evitando l’emissione in atmosfera di quasi 4.000 kg di CO2, favorendo il risparmio di 10.940 kWh di energia e di 3.854 metri cubi di acqua.

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