La blockchain può aiutare le aziende ad essere più trasparenti con clienti maggiormente preoccupati della provenienza di prodotti e imballaggi. Nel suo ultimo rapporto Ds Smith, impresa che produce packaging innovativi su scala mondiale, spiega come questa tecnologia favorisca la più precisa tracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento e offra maggiori garanzie sulla provenienza degli imballaggi. “Tecnologie come la blockchain, che sono in grado di gestire una supply chain incredibilmente complessa, sono fondamentali per ottenere una vera economia circolare”, afferma in una nota stampa Alan Potts, design and innovations director di DS Smith.
Ds Smith parte dall’analisi di quattro trend attuali in termini “di scala, velocità, complessità e possibilità tecniche” e, con “uno sguardo in prospettiva per prevedere quale sia la strada giusta da prendere”, stila una serie di “raccomandazioni strategiche”, spiega nell’introduzione Stefano Rossi, ceo della DS Smith Packaging division. I trend avranno un impatto rilevante sul settore del packaging nel prossimo futuro e solo i produttori, i brand e i retailer che saranno ben informate potranno adattarsi, “agire e reagire di fronte a questi cambiamenti e affrontare le sfide e le opportunità che questi comportano”.
Il rapporto è il frutto di una serie di interviste approfondite rivolte a un campione di esperti sui trend più rilevanti, che influenzeranno le nostre vite nei prossimi 12-18 mesi. Questi orientamenti riguardano l’impatto ambientale, la tecnologia, la geopolitica e la gestione aziendale del packaging e del brand.
I 4 trend che le aziende devono monitorare
01 Istanti instagrammabili – creare l’effetto “now&wow”
“L’eccesso di prodotti di massa, spesso simili e intercambiabili, ha scatenato un nuovo importante trend, un desiderio insaziabile dell’effetto ‘Wow’ “, si legge nel rapporto, e la generazione Z, maggiormente propensa ad acquistare online, ha una concentrazione breve. Per l’85% dei giovani nati tra la seconda metà degli anni ’90 e la fine dei 2000 “l’acquisto online è più probabile se il prodotto è personalizzato”, unico e autentico. Prediligono gli acquisti ripetuti attraverso forme di abbonamento che garantiscono prezzi più bassi e soddisfano gusti individuali. Le aziende, suggerisce DS Smith, devono riuscire a distinguersi attraverso qualsiasi canale di vendita, al dettaglio o omnichannel, per assicurarsi la fidelizzazione del cliente. Lo possono fare garantendo un acquisto online semplice e forme di abbonamento. Nello specifico, per quanto riguarda l’imballaggio lo si può arricchire di stimoli tecnologici, come il link attraverso il QR Code a una landing page personalizzata, o renderlo piccolo affinché entri nella cassetta della posta.
02 Opportunità condivise – più efficienza lavorando insieme
Garantire prezzi bassi favorisce la brand loyalty, sopratutto fra le generazioni più giovani di consumatori. Questo aiuta a distinguersi (vedi sopra) nella moltitudine dell’offerta scandita anche dalla complessità dei costi. Le aziende possono farlo scambiando informazioni con altre aziende tramite l’intelligenza artificiale e la blockchain. Le prime che riusciranno ad “abbracciare modelli basati sulla condivisione”, rimarca il rapporto, “saranno le prime ad avere un vantaggio competitivo”. Ad esempio, “Carrefour sostiene di aver registrato un notevole incremento nelle vendite in seguito a un’iniziativa basata sulla blockchain che consentiva ai clienti di accedere in tempo reale a dati sulla provenienza dei prodotti, usando un codice QR stampato sul packaging”.
Per guardare a questo orizzonte condiviso Ds Smith suggerisce di sviluppare gli imballaggi primari e secondari, cioè lo strato immediatamente a contatto col prodotto e quello successivo, con i partner per ottimizzare “l’uso dei materiali e le dimensioni per il trasporto, i magazzini e i carichi”. Si può ottenere un maggior risparmio usando gli algoritmi dei fornitori per calcolare le dimensioni più efficienti del packaging. E raggiungere gli obiettivi di sostenibilità facendo squadra con retailer, fornitori e aziende di riciclaggio.
03 Consumo consapevole – Ambiente, etica e fiducia
Oggi il consumatore è “iperconsapevole”, “orientato al valore” e disposto a cambiare il proprio comportamento acquistando prodotti locali o avendo maggiore cura nel riciclo domestico. I dati dell’impatto dei propri prodotti sul pianeta, sulle persone e sulle risorse
usate aiuta a progettare imballaggi riciclabili, realizzati ad esempio con meno inchiostro, che comunichino i propri obiettivi di sostenibilità.
04 Governo green – leggi per limitare la plastica monouso
Il clima di grande attenzione alla riduzione della plastica monouso è alimentato dagli obblighi imposti dall’Unione europea al 2021 e dal piano d’azione per l’economia circolare proposto dal presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. E’ notizia recente l’adesione di Nestlé all’European plastics pact, il Patto lanciato nel 2019 da Francia e Paesi Bassi per porre fine alla dipendenza dalla plastica vergine, per raggiungere l’obiettivo del 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili e ridurre di un terzo l’uso di plastica vergine entro il 2025. Anche l’Italia ha aderito: “Il Patto è uno strumento interessante per affrontare meglio il ciclo della plastica”, ha commentato in una nota stampa il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Il quadro normativo in continuo mutamento dovrebbe spingere le aziende a usare materiali totalmente riciclabili e propendere per imballaggi più leggeri o, ancora meglio, monomateriali che impieghino meno risorse. Queste ultime dovranno essere sempre tracciabili, anche in futuro, e bisognerà documentarne l’origine.
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