Allarme della filiera della raccolta e riciclo degli pneumatici fuori uso “mancano i mercati di sbocco”.
A causare l’altolà del comparto la possibilità che venga vietato a livello europeo l’uso di gomma riciclata nei campi da calcio in erba sintetica.
L’obiettivo europeo è quello di limitare le microplastiche nell’ambiente, l’obiezione della UNIRIGOM, l’Unione dei Recuperatori Italiani della Gomma è che non sia comprovata dalle dispersione in questo uso specifico.
I campi di erba sintetica sono una prerogativa che riguarda un’eccellenza italiana ricorda UNIRIGOM, l’Unione dei Recuperatori Italiani della Gomma che aderisce ad Assoambiente, nel corso del convegno promosso con Ecopneus a Roma il 23 maggio dal titolo “Il futuro dell’economia del Paese: circolare, come uno pneumatico fuori uso – Nuove prospettive per la filiera dei PFU, strategica per gli obiettivi nazionali e globali di sostenibilità”.
“Il bando assoluto dell’utilizzo del granulo riciclato nei campi di calcio”, afferma Renzo Maggiolo, presidente di UNIRIGOM “costituisce una misura assolutamente non proporzionata al rischio effettivo per l’ambiente, e determina un danno irreparabile all’economia circolare privando il settore del riciclo di uno dei principali sbocchi di utilizzo di questi materiali. Ad oggi infatti l’Italia non dispone di soluzioni alternative a far fronte alla maggiore quantità resa disponibile dal bando di questa applicazione (considerato inoltre, com’è ovvio, il divieto di smaltire i PFU in discarica) e quindi sarebbe costretta ad aumentare l’esportazione fuori della Comunità, con ulteriori aggravi di costi per l’ambiente e per la filiera della gestione dei PFU (che si andrebbero inevitabilmente a riflettere sugli eco contributi applicati sul prezzo degli pneumatici pagato dai consumatori)”.
Lo stop alluso di materiale gommato riguarderebbe solo la materia prima seconda mentre sarebbe ancora possibile usare gomma vergine. Una linea di azione che sembra non coincidere con i proclami europei di riciclo e riutilizzo.
I dati della raccolta di PMU
Sono circa 370.000 le tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU) raccolte nel nostro paese. Una raccolta che si divide così: circa il 52% della gomma viene avviato a recupero energetico, di cui solo una piccola parte è smaltita su territorio nazionale il grosso viene spedito all’estero con altri costi per l’ambiente. Il 48% che equivale a circa 160.000 ton entra nel recupero di materia.
La granulazione del PFU viene principalmente impiegata come intaso per le superfici sportive. Mentre una parte limitata di polverino è usato come additivo per la posa dei cosiddetti asfalti gommati.
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