Il Conou, Consorzio nazionale degli oli minerali usati, ha raggiunto il traguardo del massimo raccoglibile nel sistema. Nel 2020, sono state raccolte 171mila tonnellate di olio minerale e il 98% è stato avviato a rigenerazione. A rivelarlo il Rapporto di sostenibilità 2020, redatto con il supporto di Deloitte Italia con la revisione di Ernst&Young e presentato lo scorso 30 settembre.
“La nostra attività di gestione e avvio a riciclo dell’olio lubrificante usato, che per la sua pericolosità non può essere disperso nell’ambiente, nel 2020 ha contribuito a salvare 3,2 specie viventi e a evitare l’emissione di 78,4 mila tonnellate di CO2eq”, sottolinea in una nota stampa Riccardo Piunti, presidente del Conou.
Oltre al risparmio sulla bilancia energetica del Paese, il Conou rimarca che la riduzione sulle importazioni di greggio in Italia è corrisposta a circa 46,7 milioni di euro.
I benefici
Il Consorzio sostiene che, nel 2020 la sua attività ha permesso di preservare l’ambiente con benefici per la salute e l’economia, rispetto ad un sistema produttivo che prevede la produzione di basi lubrificanti da fonti fossili. Il rapporto riporta alcuni numeri degli impatti ambientali evitati. Tra questi: le 78,4 mila tonnellate di emissioni di CO2eq evitate, 1 milione di tonnellate di impoverimento di carbonio nel suolo risparmiate all’anno e 34 milioni di metri cubi di acqua risparmiata su base annua.
L’impatto positivo sul sistema Paese
Recuperare gli oli usati consente inoltre di ridurre il fabbisogno di materie prime. Le 167mila tonnellate complessivamente avviate a recupero in Italia nel 2020 hanno consentito un risparmio di circa 47 milioni di euro sulle importazioni di greggio. Esternalità positive derivano anche in termini economici e sociali: 67,9 milioni di euro l’impatto economico totale, impiegando 1.185 persone lungo la filiera.
Sensibilizzare alla corretta gestione del rifiuto
L’olio di provenienza industriale e da emulsioni ha registrato un incremento, che ha arrecato delle difficoltà a causa della presenza di inquinanti nell’olio. Nonostante ciò, il Conou ha proseguito la sua attività di sensibilizzazione per una corretta gestione e stoccaggio del rifiuto.
Nel futuro di Conou: circolarità, innovazione e comunicazione
“Oltre a quella della qualità, dichiara Piunti, “Allo stesso modo sarà fondamentale nel prossimo futuro, mantenere e rafforzare il dialogo con il pubblico e tutti gli stakeholder del Consorzio allo scopo di veicolare il messaggio di sensibilizzazione ambientale di cui è portavoce”.
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