Obiettivi di riciclaggio la nuova prassi di riferimento

Si tratta della UNI/PdR 132:2025.

Sulla rendicontazione per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio dei quantitativi dei rifiuti urbani, dalla raccolta fino al conferimento agli impianti di trattamento è stata pubblicata la prassi di riferimento UNI/PdR 132:2025.

Questa nuova edizione della prassi è la conferma della capacità della normazione tecnica volontaria di adattarsi alla veloce evoluzione di temi nuovi, ancora molto fluidi, ma non per questo da lasciare scorrere senza riferimenti che ne indirizzino positivamente lo sviluppo”, commenta il presidente di UNI Giuseppe Rossi. “E’ l’espressione del miglioramento continuo che dimostra la capacità di autocritica e la consapevolezza che lo ‘stato dell’arte’ formalizzato nei documenti di normazione non è immutabile, anzi deve mettersi sistematicamente in discussione per poter continuare a rappresentare la migliore risposta alle domande del sistema economico e sociale”.

Le novità della prassi UNI/PdR 132:2025

La novità della edizione 2025 è nelle regole di certificazione di parte terza con marchio UNI e la rivisitazione della parte dedicata agli indicatori del riciclaggio del rifiuto organico.

Economia circolare prassi di riferimento

Inoltre “permette il monitoraggio e la verifica dei dati ai fini della rendicontazione degli obiettivi europei a beneficio dell’intera filiera (produttori di rifiuti, gestori del ciclo, impianti di trattamento, consorzi ed enti di controllo), da effettuarsi secondo le procedure individuate dai regolamenti UE e dalle relative decisioni di esecuzione e linee guida tecniche, obiettivi che sono fissati sull’effettivo recupero di quanto raccolto e non più sulla sola raccolta differenziata”.

Gli operatori della filiera potranno quindi ottenere la certificazione di parte terza dei flussi di materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dare evidenza del loro corretto trattamento a tutti gli stakeholder, in un’ottica di trasparenza e di applicazione delle migliori pratiche. Si tratta di uno strumento di miglioramento continuo per tutte le fasi di controllo e di monitoraggio dei dati a beneficio dell’intera filiera, inclusi gli impianti di trattamento, i consorzi obbligatori, gli enti di controllo e le Autorità di settore.

La prassi è stata promossa da Utilitalia, la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche, che ne ha curato la revisione coinvolgendo nel gruppo di lavoro ISPRA, il Consorzio Italiano Compostatori, i principali operatori e associazioni del settore, oltre a CONAI e i consorzi di filiera.

 


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