polietilene

Ecopolietilene, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti da beni in polietilene, insieme con A.M. Recuperi, Polimero e Virosac e con il supporto operativo di Ecolight servizi, ha certificato la prima filiera circolare per i film industriali: dalla raccolta di questi rifiuti di beni in polietilene, al loro trattamento e lavorazione, fino alla reimmissione nei cicli produttivi per dare vita a nuovi film plastici.

Complessivamente, sono stati raccolti oltre 214 tonnellate di film industriali in polietilene a cui è stata data nuova vita.

Prima filiera circolare per film industriali

Il progetto è stato sviluppato nel primo semestre del 2022 e ha interessato le regioni di Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, coinvolgendo tre importanti realtà del mondo ambientale. La fiorentina A.M. Recuperi srl si è occupata dell’organizzazione della raccolta e del trasporto dei rifiuti da beni in polietilene flessibili da superficie privata nelle regioni del centro-nord Italia. Polimero srl, azienda di Rovigo, ha ricevuto la mole di rifiuti e ha proceduto a trattarla per ottenere materia prima seconda.

Le fasi di lavorazione hanno interessato l’impianto di Gallicano (FI) per la fase di selezione, cernita e pressatura, e quello di Rovigo per il processo di triturazione, lavaggio con scarto dei corpi estranei, estrusione e granulazione, garantendo una qualità del materiale costante ed uniforme. Il granulo così ottenuto è stato consegnato a Virosac srl che, negli impianti di Pederobba (Treviso) ha prodotto nuovo film industriale. Le 214 tonnellate di rifiuto sono diventate sacchi per la spazzatura in polietilene che, a loro volta, sono stati immessi sul mercato.

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Polietilene: corretta raccolta e puntuale gestione

Il progetto ha permesso di andare andati oltre l’iniziativa avviata lo scorso anno da Ecopolietilene quando è stata sperimentata una gestione specifica dei beni in polietilene utilizzati in ambito agricolo, individuando uno sbocco industriale alle materie prime seconde ottenute dai processi di recupero. In quell’occasione il consorzio aveva preso in considerazione i rifiuti provenienti da teli per la copertura dei vigneti, attivando una filiera circolare che aveva dato come risultato un granulo in polietilene idoneo alla realizzazione di film barriera al vapore utilizzato in edilizia.

Con il presente progetto si è invece arrivati al prodotto finale, immesso sul mercato e destinato in tutte le case: “Questo genere di plastica, che trova impiego nei più diversi manufatti a uso sia industriale sia domestico, è quindi un’importante risorsa per l’ambiente che deve essere sempre più valorizzata attraverso una sempre maggiore sensibilizzazione che si traduce in una corretta raccolta e una puntuale gestione”, afferma nella nota stampa il direttore generale di Ecopolietilene, Giancarlo Dezio.

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