Nel periodo compreso tra gennaio e luglio 2019 lo stabilimento Ferrarelle di Presenzano (Caserta) ha riciclato quasi 4,5 milioni di tonnellate di plastica (PET). Questo risultato è stato raggiunto grazie all’adozione di un nuovo impianto (costato 27 milioni di euro) che riuscirà a produrre e, a breve, a rimettere in commercio, bottiglie nuove costituite al 50% da R-PET (PET riciclato), la quota massima consentita dalla legge. L’impianto, una volta in funzione a pieno regime, potrà riciclare 23.000 tonnellate di PET all’anno, l’equivalente di 1 miliardo di bottiglie.
“Un progetto pionieristico”
“Investiamo in sostenibilità economica e ambientale, con un progetto pionieristico frutto di una mirata strategia aziendale, in termini di ricerca e innovazione ispirata all’economia circolare – spiega in una nota Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente di Ferrarelle SpA – lo facciamo in maniera concreta, dando nuova vita ad un materiale dibattuto ma estremamente pregiato come il PET, limitando così la produzione e l’immissione in commercio di nuova plastica”.
Cos’è il R-PET
Il PET, polietilene tereftalato, è un materiale interamente riciclabile che può essere recuperato senza problemi, dando vita a un circolo virtuoso in cui ogni bottiglia usata può essere riciclata per produrne una nuova e identica. Il PET che rinasce con questo processo si chiama R-PET ed è una plastica a impatto zero.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.