Nel 2018 la raccolta di pile e accumulatori portatili è aumentata del 10 per cento rispetto ai valori dell’anno precedente e il tasso di raccolta, cioè il rapporto tra rifiuti avviati a recupero e pile e accumulatori venduti, è passato dal 37 al 43 per cento sfiorando l’obiettivo europeo del 45 per cento. Questi dati “rappresentano un’Italia in cui la raccolta differenziata e il recupero delle pile e degli accumulatori sono una realtà ormai acquisita”, commenta in una nota stampa Giulio Rentocchini, presidente del Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori (Cdcnpa), in occasione della presentazione del Rapporto Cdcnpa avvenuta nella giornata conclusiva del contest nazionale Una Pila alla Volta.
I numeri del report Cdcnpa su pile e accumulatori
Nel 2018 sono state raccolte 183.794 tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli (+2,4 per cento del 2017) e sono stati avviati a recupero 10.432.410 kg. Questo grazie al sistema capillare gestito in Italia da Cdcnpa che prevede da parte dei consorziati la raccolta presso le strutture e i soggetti abilitati e iscritti al Cdcnpa e l’erogazione di servizi gratuiti di raccolta ad altri soggetti detentori di rifiuti. Nel report, viene specificato in nota stampa, non si tiene conto dei quantitativi gestiti da soggetti terzi non iscritti al Cdcnpa e che non rendicontano al Consorzio i rifiuti gestiti autonomamente.
La suddivisione regionale
Il rapporto fotografa anche l’andamento della raccolta e della corretta gestione delle pile e degli accumulatori portatili, industriali e per veicoli leggeri a livello regionale. Al Nord Italia la percentuale risulta più elevata con 3.349.161 kg, grazie anche alla maggior presenza dei punti di raccolta. L’area del Centro supera 1 milione di kg. Il Sud è fermo sotto il mezzo milione di kg.
I punti di raccolta
La rete di raccolta gestita da Cdcnpa conta 700 punti di ritiro gratuito (+11 per cento rispetto al 2017) e 7.449 strutture servite. Si tratta di centri di raccolta, punti vendita, impianti di trattamento Raee, grandi utilizzatori e centri di stoccaggio cui si sono aggiunti, con l’apertura delle iscrizioni a fine 2017, i centri di assistenza tecnica (fornitori di servizi di riparazione, manutenzione, installazione post-vendita di ricambi e accessori per prodotti, apparecchiature per smartphone, piccoli elettrodomestici, pc, etc). La concentrazione maggiore, come detto, è stata rilevata nel Nord Italia dove la Lombardia resta la regione più attrezzata con 1.478 punti di raccolta. È il Sud, però, che ha vissuto la crescita maggiore: con 41 punti percentuali in più e un totale di 1.950 nodi contro i 1.379 dell’anno precedente.
Sfide future
“Riteniamo che la strada intrapresa sia corretta; si tratta ora di aumentare ulteriormente i quantitativi raccolti” per “rafforzare il settore della gestione del recupero di pile e accumulatori che già oggi rappresenta un pilastro dell’economia circolare italiana”, commenta in nota Rentocchini. Il presidente auspica una “semplificazione delle procedure”, per dare ulteriore slancio al sistema gestito da Cdcnpa, e crede nell’occasione che “si presenterà con il pacchetto Economia Circolare costituito da quattro Direttive Europee che dovrà essere recepito nell’impianto normativo italiano”.
“Altra sfida da affontare, a cui stiamo già lavorando – conclude il presidente – è quella degli accumulatori al litio utilizzati per le auto ibride ed elettriche. Possiamo dunque guardare al futuro con serenità”.
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