Il settore della moda sostenibile fa i conti con la pandemia di Covid-19. Insperatamente, riesce a contenere le perdite: inferiori al 20% contro il calo previsto del 50%. A livello globale, il comparto ha “subito un pesante colpo dal lockdown e da tutta l’emergenza Covid”, spiega in nota Giorgio Magello Mantovani, presidente della Nazionale italiana agenti moda (Niam) che raccoglie oltre 800 agenti.
Alla ripresa delle attività “ci siamo ritrovati con 15 miliardi di merce ferma”, aggiunge, “l’azione degli agenti ha permesso di riallocarla”, vero filo di unione tra aziende e negozi. In questo modo è stato possibile smaltire la merce ed evitare ripercussioni su questo anno e quelli successivi.
Moda sostenibile e Covid-19: l’incontro tra fisico e digitale
Il cammino è “tutto in salita”, prosegue Mantovani, fiducia e ottimismo per fortuna non mancano. La “digitalizzazione, il fronte dell’ecosostenibilità e l’impellenza di fare rete” sono gli obiettivi ai quali puntare. “All’indomani del lockdown in Italia si è ampliata la forbice tra i prodotti di bassa fascia e quelli di lusso. Questi ultimi hanno subito un pesante stop”, spiega. La vera sfida, però, è rappresentata dal prodotto sostenibile per “le nuove fasce di clienti” che guardano al rapporto “qualità-prezzo privilegiando i temi ecologici”.
L’accelerazione che l’emergenza sanitaria globale ha dato al cambiamento nel settore della moda, prosegue, “ci permette di fare cose impensabile” facendo incontrare “fisico e digitale” per entrare “in una logica di complementarietà”. Il contatto fisico sarà sempre indispensabile, precisa Mantovani, ma “non può esse scevro dall’essere anche digitale”.
White Milano 2020, primo evento phygital
Questo incontro tra due mondi sarà al centro della White Milano 2020 (24-27 settembre 2020), “la prima fiera phygital”. La pandemia ha consentito di abolire le distanze, “coinvolgere i buyer di Londra, Parigi, Singapore, New York e portarli tutti a Milano”, aggiunge Alessio Badia, esperto di moda in Italia che ha seguito il progetto phygital di White Milano. “Con set virtuali e digital room per raccontare le collezioni e una piattaforma web che permette non solo le attività di networking, ma anche la gestione di ordini B2B in tempo reale” la White Milano 2020 ha l’occasione di “essere viva almeno per l’intera stagione”.
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