Il Ministero dell’Ambiente dice addio alla plastica monouso introducendo una serie di misure per evitare di ricorrere a questo materiale.
“Un segnale importante”
Si tratta di “un segnale importante, che, come avevo annunciato, arriva simbolicamente oggi, 4 ottobre, giornata dedicata a San Francesco, patrono d’Italia e dell’ecologia – spiega in una nota il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – Fin dai primi giorni del mio mandato avevo avviato le azioni necessarie per rendere il Dicastero ‘plastic free’ e sono contento che molte istituzioni e aziende abbiano annunciato già la loro adesione, dalla Camera dei Deputati al Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Università di Foggia al Cnr Irsa, ai tanti piccoli Comuni del nostro Paese. Insieme ce la possiamo fare a liberarci dalla plastica monouso, ognuno deve fare la propria parte”.
Le misure adottate
In particolare nel corso di questi mesi sono state adottate una serie di misure mirate:
– L’eliminazione dai distributori delle bottiglie di plastica;
– L’installazione degli erogatori di acqua naturale o frizzante, anche refrigerata;
– La distribuzione gratuita ai dipendenti di borracce in alluminio riciclato da parte del Consorzio Cial, per consumare l’acqua alla scrivania;
– La sostituzione nei distributori di bevande calde dei bicchieri di plastica con quelli di carta, e delle paline di plastica per girare il caffè con quelle di legno;
– La proposta ai dipendenti di percorsi virtuosi per diventare sempre più plastic free; la promozione di campagne di sensibilizzazione per i cittadini e di corsi di aggiornamento professionale per gli operatori della comunicazione;
– L’eliminazione dei prodotti monouso nell’asilo nido del Ministero.
I distributori
A queste iniziative si aggiunge inoltre l’eliminazione, dai distributori di bibite e alimenti, di prodotti confezionati con plastiche monouso. Faranno eccezione solo alcuni alimenti in base alle disposizioni di legge in materia di confezionamento dei prodotti alimentari.
Le regole d’oro per essere plastic free
Il Ministero ha infine creato un decalogo di norme per incoraggiare chi lavora al ministero nel percorso plastic free.
- Applicare la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera;
- Limitare l’utilizzo di prodotti con imballaggio eccessivo, come merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati e privilegiare il consumo di spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi;
- Portare in ufficio la propria tazzina per consumare bevande calde;
- Eliminare le cannucce;
- Utilizzare buste riutilizzabili di tela al posto di quelle di plastica;
- Evitare stoviglie monouso come posate e piatti di plastica e utilizzare i propri contenitori per il cibo;
- Ridurre l’uso degli accendini: sono difficili da smaltire perché possono rimanere inalterati anche per centinaia di anni. Meglio utilizzare i fiammiferi, ma se proprio non riuscite a farne a meno, almeno cercate di non perderli e comprate quelli ricaricabili;
- Nell’ordinare il pranzo da consegnare presso il nostro ufficio, chiedere ai fornitori di utilizzare materiali e stoviglie riciclabili;
- Fare attenzione ai dentifrici e agli scrub. Molti contengono piccole particelle di plastica note come microsfere (o microgranuli). A causa delle loro piccole dimensioni, queste particelle non vengono filtrate dai sistemi di depurazione delle acque e finiscono direttamente nei fiumi, negli oceani e risalgono la catena alimentare, contaminando gli ecosistemi naturali;
- Invece di usare pellicole di plastica per conservare il cibo, preferire l’utilizzo di contenitori riutilizzabili.
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