Minerali critici, siglato protocollo d’intesa UE-Australia

Il Consiglio dell’UE ha inoltre approvato la direttiva sul diritto alla riparazione, che ridurrà la dispersione di materie prime critiche nell’ambiente e ne favorirà il recupero

L’Unione europea e l’Australia, il 28 maggio, hanno siglato un protocollo d’intesa sui minerali critici. Anche in base al Critical Raw Materials Act, l’UE mira infatti a diversificare i suoi fornitori di materiali utili alla transizione green e digitale; grazie all’accordo, contribuirà parallelamente allo sviluppo del mercato australiano.

minerali critici
Foto di Evgeny Moskvin su Unsplash

L’accordo UE-Australia

Il partenariato copre l’intera catena del valore dei minerali critici: esplorazione, estrazione, trasformazione, raffinazione, riciclaggio e gestione dei rifiuti estrattivi. È prevista anche la cooperazione nei Paesi in cui l’UE e l’Australia hanno interessi reciproci, concentrandosi sulla riduzione dell’impatto ambientale e sull’aumento dei benefici per le comunità locali.

Le parti interessate collaboreranno anche alla realizzazione di attività di ricerca e sviluppo, così da favorire l’innovazione tecnologica. Nei prossimi sei mesi sarà elaborata congiuntamente una tabella di marcia con azioni concrete per mettere in pratica il partenariato strategico.

La direttiva sul diritto alla riparazione

Dato che i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) sono ricchi di minerali critici, è importante da questo punto di vista anche l’approvazione, da parte del Consiglio dell’Unione europea, della direttiva sul diritto alla riparazione. Dopo la votazione favorevole degli europarlamentari nel mese di aprile, il via libera del Consiglio è arrivato oggi, 30 maggio: riparare gli elettrodomestici più comuni diventerà quindi molto più facile.

“La direttiva adottata oggi sancisce un nuovo diritto per i consumatori: il diritto a far riparare i prodotti difettosi in modo più semplice, meno costoso e più rapido. Incentiva inoltre i fabbricanti a produrre beni che durino più a lungo e che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati. E, infine, rende la riparazione un’attività economica più allettante, che può creare posti di lavoro di qualità in Europa. Tutti i soggetti economici ne escono vincenti, così come l’ambiente”, ha commentato Alexia Bertrand, sottosegretaria di Stato belga per il Bilancio e la tutela dei consumatori.


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