Liberarsi dalla plastica monouso magari trasformandola in un elemento di business e di vantaggi per l’azienda e il privato. Con questo principio compie tra poco un anno l’iniziativa LiberAmi dalla Plastica, lanciata dalla associazione Ambiente mare Italia (AmI). Una campagna nazionale che ha permesso di iniziare a segnalare e geolocalizzare tutte le iniziative di privati e comuni sul tema, monitorando quanto accade in Italia. “Lo facciamo perché riteniamo che molti cittadini possano scegliere una scuola anche perché plastic free”, spiega a Canale Energia Alessandro Botti presidente di Ami. Per chi è interessato, si può anche aderire alla campagna e ricevere un kit di avvicinamento alle buone pratiche plastic free, rimandando la lettera di adesione controfirmata.
Liberarsi dalla plastica monouso nelle attività di tutti i giorni
A questo si aggiunge una iniziativa di social game che al momento l’associazione intende realizzare a Milano. “Stiamo cercando di sensibilizzare 3mila esercenti a partecipare” spiega Botti, “le persone consumando nei locali aderenti acquisiranno punteggi convertibili nelle attività di ristorazione o commerciali aderenti. Un modo per coinvolgere esercenti e cittadini a evitare il monouso!”.
Nel 2020 Ami riprenderà anche l’attività di pulizia delle spiagge dalla plastica a cui si aggiunge l’accordo recentemente chiuso con la Guardia costiera del Lazio che darà il suo contributo per aiutare a pulire il mare.
Un approccio che coinvolge le aziende
Un approccio partecipato che coinvolge anche aziende che con il monouso hanno poco a che fare come il caso di Leovegas. “Abbiamo deciso di partecipare alla sensibilizzazione di un tema all’ordine del giorno, ideando una promozione ad hoc in cui i nostri giocatori avevano la possibilità di giocare ad alcuni giochi messi a disposizione dalla nostra piattaforma on line” spiega a Canale Energia Stefano Macchia, marketing manager, dell’azienda: “abbiamo quindi devoluto l’equivalente delle vincite dei nostri giocatori alla raccolta dei rifiuti plastici”.
Il risultato è stato incoraggiante: “Abbiamo totalizzato l’equivalente di mille kg di rifiuti raccolti, grazie ai 4mila euro raccolti dai nostri utenti”. Macchia ci anticipa anche che l’azienda sta guardando a livello globale all’impatto ambientale e sta pensando a nuove iniziative; insomma il settore privato è sempre più green.
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