Non tralasciare neanche un pezzo di stoffa e recuperare anche capi confezionati con dei difetti all’origine rendendoli unici. Arricchirli con i caldi colori del wax una speciale tecnica di tintura tipica dei capi africani. È questo che fa l’associazione Coloriage. Una filiera il più possibile sostenibile e che segue acquisti equi e solidali con i produttori, sopratutto in Africa in Mali e in Senegal. A chiudere il cerchio l’attenzione alle risorse umane per cui da un’opportunità di formazione e lavoro a migranti e disoccupati in Italia.
L’iniziativa nasce da due veterane di progetti per la valorizzazione di professionalità tra l’Europa e l’Africa: Valeria Kone e Sandrine Flament. Le due fondatrici della neonata associazione si sono conosciute proprio grazie a queste esperienze, peraltro ancora in corso.
Le attività del laboratorio
Il laboratorio cura corsi di formazione per manodopera non specializzata. Guarda sopratutto a dare un’opportunità di integrazione ai migranti ma si occupa anche di disoccupati.
Si possono realizzare capi su misura in base ai modelli a disposizione scegliendo anche le stoffe che si preferiscono o portare propri capi da far riadattare o personalizzare con la fantasia wax. Insomma il riuso diventa un’occasione di ottenere un nuovo e originale capo.
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