Chiamato a raccolta il mondo dell’autodemolizione all’evento organizzato dall’Associazione demolitori di autoveicoli che aderisce ad Assoambiente, per confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni nazionali e locali ed esperti del settore sull’economia circolare del comparto.
La seconda edizione dell’Ada premium event 2022, svoltasi a Modena lo scorso 25 giugno, è stata aperta dall’assessora al Comune di Modena, Ludovica Carla Ferrari e dall’on. Claudia Porchietto della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati.
I dati del settore
In Italia, sono circa 1.450 gli autodemolitori che gestiscono un milione e 200mila veicoli a fine vita, trattando 1,3 milioni di tonnellate di materiali.
L’obiettivo fissato dalla Direttiva europea su riuso e riciclo dei veicoli demoliti è dell’85%, a cui va aggiunto un 10% da avviare a recupero energetico. In Italia, il target dell’85% è stato raggiunto nel 2019, mentre manca la quota di recupero energetico.
Un innovativo sistema di autocontrollo per gli impianti
Dedicata alla “Crescita professionale: controlli e autocontrolli” la prima sessione, con la presentazione di un innovativo sistema di autocontrollo per gli impianti, commissionato da Ada e realizzato dalla società Ecoeuro, finalizzato a semplificare la vita degli operatori e a migliorare la qualità dei processi di controllo delle aziende.
Il presidente Ada, Anselmo Calò, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato e messo a disposizione dei nostri associati un agile strumento digitale in grado di supportare ed orientare gli operatori nel mare magnum degli adempimenti normativi previsti per il settore. Grazie a questo audit digitale di autocontrollo, l’impianto di autodemolizione può verificare costantemente e in modo semplice il proprio stato di congruità alle differenti prescrizioni amministrative e, in materia di Albo gestori ambientali, garanzie fidejussorie, sicurezza sul lavoro e antincendio, presa in carica del veicolo, bonifica, parti di ricambio, formulario rifiuti e molto altro. Compilando online in pochi minuti i form presenti nel sistema, sarà possibile prevenire infrazioni, efficientare i processi ed evitare disattenzioni che spesso posso causare sanzioni e fermo dell’impianto”.
Il sistema è disponibile per gli associati Ada: 230 operatori che gestiscono e recuperano oltre il 30% dei veicoli a fine vita in Italia.
La transizione ecologica degli autoveicoli
In merito alla transizione ecologica per gli autoveicoli, il presidente Calò ha commentato: “La transizione verso l’auto elettrica è destinata ad avere un significativo impatto sul futuro del business dell’autodemolizione”.
“I veicoli elettrici a fine vita peseranno meno, avranno meno componenti da vendere per il riutilizzo da parte degli autodemolitori e offriranno meno materiali da recuperare. In tutto, stimiamo un 30% in meno di peso del rottame, con azzeramento della vendita per il riuso di motori, cambi e trasmissioni, che oggi costituiscono una fonte significativa di fatturato per gli impianti di demolizione”.
“Restano dubbi, conclude, sulla riutilizzabilità e riciclabilità della batteria, mentre invece appare chiaro che la bonifica del veicolo sarà più semplice e meno dispendiosa. In questo quadro, i costi per le attività di demolizione dei veicoli dovrebbero aumentare notevolmente e questo impone un serio ripensamento sulla responsabilità dell’industria automotive per il fine vita dei veicoli. Una questione che a Bruxelles è all’ordine del giorno e di questo ne siamo felici”.
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