Nel 2018 la filiera del riciclo dei tappeti nel Regno Unito ha registrato numeri positivi. Secondo i dati del Carpet Recycling UK (CRUK), associazione senza scopo di lucro nata nel 2008 per promuovere i paradigmi dell’economia circolare nel settore, la quantità di rifiuti avviata al riciclo ha mostrato una lieve crescita rispetto al 2017 attestandosi su un valore di 175.252 tonnellate di tessuto riutilizzato su un totale di 400 mila tonnellate di rifiuti prodotti dal comparto (+7252 tonnellate rispetto al 2017).
Dati in crescita
Nello specifico tra gli ambiti di riuso che hanno registrato i risultati migliori ci sono: il recupero di energia (a cui sono state destinate 113.914 tonnellate di tappeti usati); il riciclo delle moquette (qui il dato è passato dalle 19.338 tonnellate del 2017 a 61.338 tonnellate nel 2018) e l’utilizzo delle componenti non riciclabili dei tappeti come sostitutivi dei combustibili fossili nell’industria del cemento. Da segnalare anche il riciclo per la realizzazione di superfici destinate all’uso equestre. Si tratta di risultati positivi che mostrano l’impegno portato avanti della filiera inglese dei tappeti sul fronte dell’adesione ai paradigmi dell’economia circolare. Un impegno che punta ad arrivare a un tasso di riciclo del 60% permettendo a questi materiali di avere una seconda vita nei settori più disparati.
Il supporto ai cittadini per il riciclo
In questa filiera virtuosa un ruolo chiave è rivestito dal cittadino che, gestendo in maniera mirata il fine vita di questi oggetti, può contribuire a ridurre l’impatto ambientale del comparto. Proprio il supporto e l’orientamento ai cittadini è una delle attività svolte da Carpet Recycling UK che, dal 2008, cerca di evitare che questi oggetti passino dai pavimenti delle nostre case alla discarica. “I cittadini ci contattano spesso per informarsi sulle modalità di riciclo dei tappeti – ha spiegato l’associazione alla nostra testata, sottolineando come sia possibile “conferire i tappeti presso alcuni negozi che vendono questi articoli” e si occupano anche del ritiro e dei tappeti usati per avviarli al riciclo. “Se ciò non è possibile, i tappeti possono essere conferiti presso un centro di raccolta dei rifiuti domestici dove, ancora una volta, ci sono strutture ad hoc che selezionano questi prodotti per inviarli al riciclo”.
La seconda vita dei tappeti
Tante quindi sono le possibilità per dare una seconda vita ai tappeti. Le fibre di quelli in lana, ad esempio, grazie alle loro eccellenti proprietà isolanti possono essere impiegate nella realizzazione di prodotti per l’isolamento acustico e termico, come viene spiegato sul sito dell’associazione Carpet Recycling UK. Un altro esempio di riuso virtuoso dei tappeti avviene inoltre nel settore del giardinaggio, dove le fibre possono essere trasformate in sostitutivi della torba, il materiale solido e fibroso impiegato per la fertilizzazione del terreno. Si tratta di un’ applicazione resa possibile dall’elevata concentrazione di azoto che caratterizza le fibre dei tappeti.
Tappeti sintetici e riciclo
Per quanto riguarda in particolare i tappeti sintetici, il principale riutilizzo è legato alla produzione di sabbia da impiegare come base per le superfici destinate a uso equestre. Il nylon, invece, come si legge sul sito dell’associazione, può essere impiegato in processi per la realizzazione di componenti della lavatrici o di coperchi.
Produzione di energia
Ci sono poi delle parti dei tappeti che non possono essere inserite in un processo di riciclo per ragioni legate alla difficoltà di separazione tra le diverse componenti o all’usura del tappeto stesso. In questo caso si può impiagare questo materiale, dotato di un elevato potere calorifico, come combustibile nei forni per la di produzione del cemento.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.